I dati pubblicati dalla Ragioneria generale dello Stato, sulle risultanze delle elaborazioni del conto annuale delle pubbliche amministrazioni per l’anno 2013, riportano una mole di notizie sul pubblico impiego di notevole interesse. L’Aran ha analizzato le informazioni sull’andamento dell’occupazione della P.A. Vai all’elaborazione Aran.
I dati rilevati dal conto annuale riguardano l’intera pubblica amministrazione, comprensiva sia del personale contrattualizzato Aran che del personale in regime di diritto pubblico (professori e ricercatori universitari, corpo diplomatico, carriera prefettizia, carriera penitenziaria, magistratura, corpi di polizia, forze armate, vigili del fuoco). È sostanziale, per una corretta lettura delle informazioni, tenere conto che fra i comparti di maggiore rilevanza si trova al primo posto il comparto della scuola (che rappresenta il 29% degli occupati di tutto il pubblico impiego), seguito dal comparto del servizio sanitario nazionale (22%), delle regioni ed autonomie locali (15%) e dal comparto sicurezza-difesa (15%).
In tutti gli anni della serie si rileva un calo della forza lavoro impiegata, con una perdita complessiva di oltre 143mila unità; in termini percentuali la variazione cumulata è pari al -4,2%, a conferma quindi dell’effetto determinato dalle politiche di contenimento del turn over introdotte, per la generalità dei comparti, dal 2008.
Il comparto che ha contribuito maggiormente in termini di riduzione di unità è quello della scuola (-46.909), seguito dalle regioni ed autonomie locali (-36.141) e dal servizio sanitario nazionale (-23.476); mentre in termini percentuali il comparto dei ministeri, in questo lasso di tempo, ha perso il 10% del proprio personale.
Fonte: Aran – 4 febbraio 2015