Carlo Brambilla. Allergie e intolleranze alimentari in continua crescita (sono raddoppiate in 10 anni) per colpa di un’alimentazione di cattiva qualità e l’uso eccessivo di pesticidi, sostanze chimiche e organismi geneticamente modificati in agricoltura. È la denuncia lanciata ieri sera da Giulia Maria Mozzoni Crespi, storica ambientalista, pioniera dell’agricoltura biodinamica in Italia e Matteo Giannattasio, medico e agronomo, esperto in alimentazione, in una conferenza a Villa Necchi Campiglio, a tre mesi da Expo, dedicata al tema “Nutrire il pianeta, energia per la vita”.
«Quando ero bambina l’unica allergia di cui si sentiva parlare era quella da fieno — racconta Giulia Maria Crespi — oggi le allergie e le intolleranze alimentari come, la celiachia, dilagano». Matteo Giannattasio, che ha pubblicato il libro-guida “Allergie e intolleranze”, edito da Valore alimentare, spiega che «il moltiplicarsi delle allergie è l’inevitabile conseguenza del rapporto perverso che abbiamo instaurato con il cibo e con la natura che lo elargisce». Il cibo infatti avrebbe perso la sua sacralità, decadendo all’umile rango di bene di consumo. Mentre dovremmo impegnarci a ridargli la dignità che merita e stabilire con la natura un rapporto improntato non allo sfruttamento ma al rispetto. Ecco allora l’importanza di riscoprire un corretto stile di vita, con alimentazione biologica, priva di pesticidi. Accompagnata da scelte come l’eliminazione del fumo, soprattutto in gravidanza e durante l’allattamento: «I più recenti studi di epigenetica, che studia le modificazioni ereditabili, dicono infatti che il sistema immunitario può essere alterato in gravidanza e quindi trasmesso ai figli », spiega Giannattasio che avverte come «il numero di additivi alimentari, potenzialmente allergizzanti, sia molto più basso nei prodotti biologici che in quelli convenzionali».
Repubblica -4 febbraio 2015