Le cinque proposte di legge inerenti le aggressioni dei sanitari sul posto di lavoro, prevedono soluzioni sicuramente confacenti al mondo medico ospedaliero e territoriale, ma nutriamo dubbi che possano incidere sul fenomeno che attanaglia la Veterinaria.
Le proposte riguardano l’estensione del riconoscimento del ruolo di pubblico ufficiale al personale sanitario (che noi già rivestiamo quando siamo in servizio) che comporta l’aggravante e sanzioni aggiuntive per chi aggredisce un sanitario, sistemi di video sorveglianza, l’adeguamento delle sedi di guardia medica (ma non anche delle sedi periferiche dei servizi veterinari), il ritorno dei presidi di polizia negli ospedali e sistemi di sorveglianza disposti dai prefetti nelle strutture di base. La proposta del Ministro prevede l’istituzione al Ministero della Salute di un Osservatorio nazionale sulla sicurezza degli esercenti professioni sanitarie composto da delegati di Regioni, Ministeri di Interno, Giustizia e Lavoro che si propone di monitorare gli episodi di violenza, proporre soluzioni, sorvegliare i luoghi di lavoro e riferire annualmente in parlamento.
Il nostro sindacato ha avviato una serie di contatti per estendere e ampliare ai Veterinari le tutele. Ha inoltre scritto una nota alle neoelette colleghe deputata Doriana Sarli, Senatrice Caterina Biti e Senatrice Rosellina Sbrana, chiedendo impegno e sostegno per questa giusta causa.