Il contenzioso era nato dal ricorso presentato contro l’accordo per il trasferimento del personale e dei fondi contrattuali dall’Ulss 3 Serenissima all’Azienda Zero.
Cantano vittoria all’Azienda Zero, con sede a Padova. Il giudice del lavoro di Venezia, annunciano, ha riconosciuto la legittimità dell’accordo per il trasferimento del personale e dei fondi contrattuali dall’Usl 3 Serenissima alla nuova Azienda Zero. Su 180 dipendenti passati all’Azienda zero una decina, per lo più amministrativi, sono dipendenti della Serenissima che hanno scelto un trasferimento volontario rispetto a una mobilità a regime di 29 persone dell’azienda veneziana. Il commissario Claudio Costa spiega: «Il personale che volontariamente ha scelto di lavorare per Azienda Zero non sarà costretto a ritornare nelle aziende di provenienza. E di riflesso, il personale che nelle Aziende sanitarie lavorava su funzioni trasferite ad Azienda Zero non sarà costretto ad una mobilità forzosa verso il nuovo ente». Il giudice del lavoro di Venezia ha respinto il ricorso, per condotta antisindacale, presentato dalla Cgil Funzione Pubblica contro l’Azienda regionale e la 3 Serenissima di Dal Ben, per contestare l’accordo del 13 settembre 2017 che ha attuato i trasferimenti con una mobilità volontaria riducendo i fondi contrattuali ridotti. L’azienda spiega: «È stato sventato il rischio che dovessero essere attivate le mobilità d’ufficio, senza il consenso dei dipendenti, unica alternativa all’accordo sottoscritto, mentre rimangono salve le mobilità su base volontaria ad oggi perfezionate e che potevano essere rimesse in discussione». Il giudice ha ritenuto legittimo il confronto in sede regionale. «La riduzione dei fondi contrattuali non doveva essere contrattata a livello aziendale, in quanto la nascita di Azienda Zero, che comporta la riorganizzazione di tutto il sistema sanitario regionale, non poteva che essere gestita unitariamente». Per il giudice non ci sono state violazioni per la «procedura di acquisizione della volontà della rappresentanza sindacale unitaria».
LA NUOVA VENEZIA – Mercoledì, 11 aprile 2018