Arrivano le regole per il concorsone unico della pubblica amministrazione. La direttiva della ministra per la Pa Marianna Madia sarà oggi sui tavoli della conferenza Unificata, per l’ultimo passaggio necessario ad attuare quello che insieme alla «programmazione dei fabbisogni» è uno dei pilastri della riforma del reclutamento nella Pa.
Il concorsone è obbligatorio per le amministrazioni centrali e «fortemente consigliato» per quelle territoriali. Il suo obiettivo, oltre a una riduzione dei costi del reclutamento, è quello di uniformare le regole e fissare «criteri oggettivi e uniformi di valutazione» dei candidati al posto pubblico.
Sul piano operativo, le selezioni dovranno puntare a «verificare le capacità dei candidati di applicare le conoscenze a specifiche situazioni o casi problematici», mandando in soffitta le «prove concorsuali scolastiche o nozionistiche» che finora hanno dominato i concorsi pubblici. Ai candidati potrà essere chiesto anche di preparare atti amministrativi, circolari e simili.
I concorsi, pubblicati sul portale unico, potranno anche predefinire il numero di titoli presentabili dai candidati, per non inondare di carta le commissioni, fissare punteggi massimi limitati per le precedenti esperienze lavorative con lo scopo di non escludere i giovani, e dovrebbero chiedere certificazioni di conoscenza linguistica sulla base degli standard internazionali.
Gianni Trovati – Il Sole 24 Ore – 21 marzo 2018