Dopo che solo la Cgil ha raggiunto con la direzione dell’Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie l’accordo sui fondi accessori e per le posizioni organizzative, rimandando l’ultima parola ai lavoratori con un referendum, Cisl e Uil hanno chiesto un’assemblea unitaria. Ma l’invito è stato rispedito al mittente. A chiedere il confronto pubblico dei tre segretari aziendali di Cgil, Cisl e Uil sono stati i rappresentanti delle Rsu di Cisl e Uil: «L’iniziativa» scrivono, «nasce dalle molteplici richieste del personale che ha necessità di capire le varie posizioni sulla gestione dei fondi contrattuali. Ritenendo sia corretto dare la massima informazione, vi proponiamo di partecipare a un confronto aperto a tutti i colleghi dell’Istituto (i dipendenti sono in tutto 400 di cui 250 nella sede padovana di Legnaro, ndr), in cui ogni rappresentanza sindacale potrà chiarire la propria posizione su progressioni orizzontali, produttività, sabato e festivi e posizioni organizzative. Il confronto sarà organizzato in assemblea generale e sarà regolato da un moderatore condiviso da tutte le parti». La risposta della Rsu della Cgil non si è fatta attendere, ma non ha certamente soddisfatto le aspettative dei colleghi di Cils e Uil: «Sono mesi se non anni che si discute di questo argomenti, ci sono state innumerevoli occasioni di farlo unitariamente, poi ad agosto scorso Cisl e Uil hanno chiesto tavoli separati di contrattazione che poi hanno abbandonato» accusa la Cgil, «noi abbiamo chiesto più volte un confronto con i colleghi delle Rsu, sempre rifiutati per l’indisponibilità delle due sigle di cercare una soluzione mediata e unitaria». Le parti hanno quindi portato avanti su binari paralleli le trattative che sono approdate a esiti molto distanti: la Cgil con l’accordo e il referendum, Cisl e Uil con l’annuncio di uno sciopero per il 30 aprile. «Non è comprensibile perché dovremo acconsentire a un dibattito mediatico con un moderatore esterno come in tv con chi ha scelto da tempo la strada diversa dal dialogo». «Risoluta la reazione di Cisl e Uil: «Si è persa una buona occasione, la Cgil mostra una sordità grave nel non voler ascoltare la voce dei lavoratori». (Elena Livieri)
IL MATTINO DI PADOVA – Mercoledì, 28 febbraio 2018