L’Azienda Zero diffida la Cgil ed è pronta a trascinare il sindacato in tribunale. Claudio Costa, commissario del nuovo ente istituito dalla Regione Veneto, giudica infatti «come non ulteriormente tollerabile la pratica denigratoria perseguita» dalla Funzione Pubblica Cgil. La diffida è indirizzata al segretario regionale Daniele Giordano ed è firmata dall’avvocato Francesco Rossi dello studio legale Miazzi Cester Rossi.
LE ACCUSE. Secondo l’avvocato del commissario dell’Azienda Zero gli attacchi di Giordano all’ente sarebbero una «infastidita reazione per non essere Cgil riuscita a condizionare il confronto sindacale nella procedura di trasferimento di attività», ragion per cui «Azienda Zero è destinataria di una morbosa attenzione anche sul piano mediatico che travalica in modo inaccettabile la libertà sindacale e di critica politica». Ancora: «Le cose che vengono dichiarate alla stampa sono da sempre e troppo spesso intrise di pesanti giudizi privi di riscontro mentre quelli che vogliono apparire come riferimenti concreti sono spesso non veri o, comunque, manipolati». L’avvocato cita l’attacco per le borse di studio e le consulenze che secondo la Cgil sarebbero espressione di spreco: «Non è vero che le borse di studio siano state assegnate senza una pubblica selezione così come non è vero che esse mascherino un rapporto di lavoro subordinato». Poi il richiamo alla gara per l’assegnazione di un servizio per l’individuazione di procedure e strumenti di controllo del project financing: «La procedura è stata annullata in autotutela». E l’incarico allo studio di diritto del lavoro: «Causale letteralmente inventata». Tant’è, Rossi avvisa il segretario della Cgil: «Azienda Zero la diffida formalmente ed anticipa la determinazione di rivolgersi al tribunale per veder ripristinata la verità e per essere risarcita del grave danno all’immagine subito».
LA REPLICA. «Sorprende – ribatte Giordano – che Claudio Costa, attuale commissario dell’Azienda Zero e dirigente dell’Azienda stessa, dia mandato a degli avvocati per tutelare l’immagine dell’ente che gestisce anziché chiarire come mai Azienda Zero stia valutando consulenze, o ne abbia già assegnate, per svariate centinaia di migliaia di euro tra cui, ad esempio, una possibile consulenza da 40.000 euro sulla comunicazione. Prendiamo atto che si pensa di intimidire il sindacato e casualmente lo si fa utilizzando lo stesso studio legale a cui si sono concesse consulenze da svariate migliaia di euro. Come Cgil possiamo tranquillizzare il dottor Costa che continueremo a fare il nostro lavoro e speriamo che anche la Direzione Sanità e Sociale della Regione faccia il proprio monitorando quanto sta accadendo». (Al.Va.)
IL GAZZETTINO – Martedì, 20 febbraio 2018