Regolamento modificato in seguito alle osservazioni dei sindacati: a cantare fuori dal coro è solo Fp Cgil. In merito alla questione sollevata dalla sigla sul prezzo calmierato dei pasti per i lavoratori dell’azienda sanitaria, possibilità a disposizione solo dei lavoratori che effettuano almeno sei ore di servizio nell’arco della giornata, l’Usl 1 Dolomiti precisa come stanno le cose. Il regolamento è stato adottato con deliberazione del direttore generale del 14 febbraio 2018 e di seguito è stato pubblicato nel sito dell’azienda. «La direzione strategica ha recepito le osservazioni delle organizzazioni e ha modificato il regolamento prima dell’adozione – fanno sapere dall’azienda sanitaria -. L’articolo 4 prevede che la condizione per l’accesso alla mensa al prezzo agevolato di 1,03 euro sia la presenza in servizio per almeno sei ore nell’arco della giornata. Questo indipendentemente dal turno, se mattina o pomeriggio, o dall’orario spezzato». Secondo il segretario di Fp Cgil Andrea Fiocco, però, questa limitazione introdotta con il nuovo regolamento esclude molta parte dei lavoratori rendendo il servizio antidemocratico, motivo per cui la sigla non ha dato un giudizio positivo al regolamento. Fp Cgil non ha sottoscritto la novità e, ora, attende di vedere se l’azienda sanitaria adotterà unilateralmente il nuovo documento. (AT)
IL GAZZETTINO – Domenica, 18 febbraio 2018