Ci sono anche una quarantina di manager del Nordest nell’elenco nazionale dei 758 idonei al conferimento dell’incarico di direttore generale delle aziende sanitarie e ospedaliere e degli altri enti del servizio sanitario. Il documento è stato compilato da una commissione, nominata dal ministro Beatrice Lorenzin, dopo che il Veneto aveva costretto il governo ad ingranare la retromarcia sulla riforma della pubblica amministrazione: poiché la Corte Costituzionale aveva dichiarato illegittimo l’indebolimento del ruolo delle Regioni nell’attuazione del decreto Madia, il testo era stato riscritto da Palazzo Chigi in modo tale da salvaguardare le prerogative territoriali nella futura scelta dei dg. L’attitudine durerà quattro anni, ma la lista sarà aggiornata ogni due.
I NOMI I candidati dovevano avere un’età massima di 65 anni, diploma di laurea ed esperienza dirigenziale almeno quinquennale. Nella rosa dei nomi, spicca innanzi tutto quello di Domenico Mantoan, numero uno dell’area Sanità e Sociale della Regione Veneto. Ci sono poi quasi tutti i direttori generali attualmente in carica: Francesco Benazzi (Ulss 2 Marca Trevigiana), Pier Paolo Benetollo (Azienda 3 Alto-Medio Friuli), Carlo Bramezza (Ulss 4 Veneto Orientale), Francesco Cobello (azienda ospedaliera di Verona), Fernando Antonio Compostella (Ulss 5 Polesana), Giuseppe Dal Ben (Ulss 3 Serenissima), Paolo Bordon (Azienda di Trento), Luciano Flor (azienda ospedaliera di Padova). Pietro Girardi (Ulss 9 Scaligera), Adriano Marcolongo (azienda universitaria di Trieste), Giovanni Pavesi (Ulss 6 Berica), Antonio Foggiana (Azienda 2 Bassa Friulana), Adriano Rasi Caldogno (Ulss 1 Dolomitica), Giorgio Roberti (Uiss 7 Pedemontana), Domenico Scibetta (Ulss 6 Euganea), Patrizia Simionato (Iov), Giorgio Simon (Azienda 4 Friuli Occidentale.
Nell’elenco figurano inoltre diversi direttori sanitari, amministrativi o sociali, alcuni dei quali ex dg, di svariate aziende: Patrizia Benini (Ulss 6 Euganea), Maria Giuseppina Bonavina (Iov), Urbano Brazzale (Ulss 5 Polesana), Daniela Carraro (Ulss 6 Euganea), Maria Grazia Carraro (Ulss 4 Veneto Orientale), Claudio Dario (Azienda di Trento), Gian Antonio Dei Tos (Ulss 1 Dolomitica), Alessandro Pigatto (Ulss 7 Pedemontana), Eugenio Possamai (Ulss 2 Marca Trevigiana) , Bortolo Simoni (Ulss 7 Pedemontana), Annamaria Tomasella (Ulss 2 Marca Trevigiana), Tiziano Zenere (Ulss 6 Berica).
Dall’organigramma della Regione Friuli Venezia Giulia arriva Giuseppe Tonutti, mentre Claudio Pilerci è direttore della programmazione sanitaria della Regione Veneto. Ruotano attorno all’orbita dell’Azienda Zero l’ex commissario Mauro Bonin, il direttore delle attività assistenziali Francesco Bortolan e la dirigente Maria Chiara Corti. Altri idonei di provenienza nordestina sono poi Valerio Fabio Alberti (già coordinatore veneto dei direttori generali), Francesco Pietrobon (dg del San Camillo al Lido di Venezia), Gianluigi Scannapieco (numero uno del Burlo Garofolo a Trieste), Giovanni Serpelloni (rientrato a Verona dal ministero), Michele Tessarin (direttore dell’ospedale all’Angelo di Mestre), Emanuela Zandonà (dirigente veronese della Regione Piemonte).
LE VALUTAZIONI Secondo il ministro Lorenzin si realizza così «una riforma epocale, che ha l’obiettivo di riequilibrare i rapporti tra il vertice politico regionale e la governance delle aziende sanitarie, al fine di slegare, in particolare, la nomina dei direttori generali dalla “fiducia politica” per agganciarla a una valutazione di profilo esclusivamente tecnico». Grazie alla vittoria del Veneto davanti alla Consulta, sarà comunque una commissione regionale a valutare i candidati secondo criteri stabiliti in ambito locale e le nomine saranno effettuate dal presidente della Regione. «Speriamo allora che si proceda velocemente con la scelta del direttore generale dell’Azienda Zero commenta il consigliere Claudio Sinigaglia, leader del Pd in commissione Sanità – visto che l’ennesima proroga del commissariamento scadrà il 31 marzo e ora l’elenco degli idonei c’è».
Angela Pederiva – Il Gazzettino – 14 febbraio 2018