Protesta di Greenpeace ieri in Canal Grande a Venezia per la vicenda dell’inquinamento da Pfas (sostanze perfluoroalchiliche) che interessa da mesi un territorio di 350mila abitanti delle province di Vicenza, Verona e Padova. Una trentina tra esponenti del gruppo ambientalista, di ‘Mammme No Pfas’, e attivisti di Climate Defense Units sono giunti con barche e gommoni davanti al pontile di palazzo Ferro Fini, sede del Consiglio regionale Veneto, e qui hanno esposto uno striscione con lo slogan “Bonifica subito”, per chiedere l’avvio delle operazioni di bonifica del sito di Miteni, l’azienda di Trissino al centro della contaminazione. Una delegazione ha chiesto anche di essere ricevuta in aula dai rappresentanti dell’assemblea veneta, per illustrare le loro ragioni, ma il permesso è stato negato, come da regolamento. Il presidente della commissione Pfas, Manuel Brusco (M5s) ha chiesto di attendere la pausa dei lavori per organizzare un incontro in una sala riservata ma i manifestanti, data la lunga attesa, se ne sono andati. “Se prima ci domandavamo da che parte stesse la Regione in questa vicenda della contaminazione da Pfas, adesso lo sappiamo, non da quella dei cittadini” ha detto Giuseppe Ungherese, di Greenpeace Italia.
Pfas – Ciambetti: “Non è colpa nostra se i rappresentanti del comitato Pfas se ne sono andati senza attendere l’incontro che era stato concordato con loro”
“Chi ha chiesto con i dovuti modi e preannunciandosi di parlare con il Consiglio regionale ha sempre trovato le porte aperte. Sempre abbiamo dato la possibilità di parlare a chi l’ha chiesta, com’è tradizione di questa istituzione. Ma non possiamo di certo interrompere i lavori programmati perché, senza preavviso alcuno, mentre gli attivisti di Greenpeace avevano inscenato la loro protesta davanti alla sede del Consiglio regionale, ci viene fatta urgenza per un incontro” Il Presidente del Consiglio regionale, Roberto Ciambetti, precisa quanto accaduto a palazzo Ferro Fini questa mattina. “Ad ogni buon conto, era stato garantito alla delegazione dei manifestanti sul caso Pfas l’incontro con i consiglieri regionali disponibili al confronto nella pausa meridiana – spiega Ciambetti – Il dibattito in aula s’è protratto fino alle 13.25 e quando siamo usciti dall’aula per incontrare la delegazione non abbiamo più trovato nessuno. Il Presidente della Commissione speciale d’Inchiesta Pfas, Manuel Brusco assieme al segretario generale, il dottor Roberto Valente, avevano incontrato la delegazione dei manifestanti e concordato con loro che nella pausa lavori, indicativamente attorno alle 13, sarebbe stata garantito l’incontro da loro richiesto con i consiglieri regionali. Il dibattito s’è protratto fino alle 13.25 quando ho sospeso la seduta. L’incontro era stato fissato in sala Giunta e tutto era stato predisposto e i consiglieri disponibili ad incontrare la delegazione erano pronti al confronto. Ma tutto è sfumato e non certo per cattiva volontà da parte del Consiglio”
7 dicembre 2017