Via libera dell’Ue alla riduzione della presenza di acrilammide negli alimenti. Sostanza cancerogena presente in pane, patatine fritte, caffè e biscotti. Gli operatori del settore alimentare dovranno valutare il pericolo acrilammide individuando i prodotti interessati, definire ad adottare misure appropriate per il loro controllo e verificare l’efficacia delle misure adottate attraverso piani di campionamento e analisi di laboratorio. E col regolamento (Ue) 2017/2158 del 20 novembre 2017 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea del 21 novembre L 304/24) che vengono dettate le regole da rispettare da parte degli operatori del settore alimentare atte a ridurre la presenza di acrilammide, commisurandole alle dimensioni e alla natura dell’impresa. Il regolamento entrerà in vigore I’11 dicembre 2017 e si applicherà dall’11 aprile 2018. L’acrilammide è una sostanza chimica che si forma durante la normale cottura ad alte temperature (frittura, cottura al forno e alla griglia e anche lavorazioni industriali a più di 120° con scarsa umidità) di alimenti ricchi di amido in cui è presente l’aminoacido asparagina. Nel 2015 l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) ha confermato che l’acrilammide. è una sostanza cancerogena e che i livelli attuali di esposizione alimentare destano preoccupazione per quanto riguarda gli effetti cancerogeni. L’Efsa ha inoltre affermato che il tenore di acrilammide non è diminuito in modo costante negli ultimi anni. Le indagini svolte dagli Stati mèmbri sulla base di una raccomandazione della Commissione hanno inoltre dimostrato che l’attuazione, da parte degli operatori del settore alimentare, di misure di attenuazione volontarie al fine di ridurre la presenza di acrilammide era tutt’altro che omogenea. Il regolamento obbligando le imprese a ridurre i livelli di acrilammide rappresenta sicuramente un passo in avanti verso la protezione della salute e del benessere dei consumatori.
Marco Ottaviano –Italia Oggi – 28 novembre 2017