La Conferenza Unificata ha dato l’intesa sul testo del decreto interministeriale Agricoltura, Istruzione e Salute con cui si prevedono le mense biologiche negli asili nido, scuole dell’infanzia, primarie e secondarie. Istituito un fondo ad hoc di 4 milioni per il 2017 e 10 milioni annui dal 2018. L’INTESA.
Dopo l’esame della Commissione agricoltura, la Conferenza Unificata ha dato il proprio via libera all’intesa sul decreto interministeriale (Agricoltura, Istruzione e Salute) che istituirà un fondo di 4 milioni per il 2017 e 10 milioni annui dal 2018. per favorire il consumo dei prodotti biologici nelle mense scolastiche.
Il Fondo è destinato a ridurre i costi a carico dei beneficiari del servizio di mensa scolastica biologica (asili nido, scuole dell’infanzia, primarie e secondarie) e a realizzare iniziative di informazione e di promozione nelle scuole e di accompagnamento al servizio di refezione. I finanziamenti saranno assegnati annualmente alle regioni e alle province autonome, sulla base del numero dei beneficiari del servizio di mensa biologica presenti in ciascuna regione e provincia autonoma.
La condivisione dell’impostazione e dei contenuti del testo proposto, secondo la vice presidente della Regione Marche, Anna Casini, “porta chiarezza nel modo della refezione scolastica, in particolare per quanto riguarda l’utilizzo dei prodotti biologici, i requisiti da rispettare e i controlli da effettuare. Il fondo è destinato a ridurre i costi a carico dei beneficiari del servizio di mensa scolastica biologica, oltre a realizzare iniziative di informazione e di promozione nelle scuole”.
In particolare, il provvvedimento individua, in conformità alla disciplina europea:
– le percentuali minime di utilizzo di prodotti biologici
– i requisiti e le specifiche tecniche necessari per qualificare il servizio di refezione scolastica quale mensa biologica.
A queste indicazioni dovranno attenersi le stazioni appaltanti pubbliche che intendono aggiudicare servizi di mensa scolastica biologica.
Le richieste di integrazione delle Regioni hanno previsto che il soggetto erogante il servizio di mensa biologica garantisce un idoneo sistema di controllo dei requisiti stabiliti, compreso il rispetto dei piani di controllo.
Quotidiano sanità – 20 novembre 2017