Pfas, il maxi-screening regionale nei 21 Comuni dove la falda è più contaminata verrà esteso anche ai minori di 14 anni. Lo ha annunciato la dirigente della sanità regionale Francesca Russo ieri ad un convegno ad hoc a MedIt, l’esposizione dedicata a salute e farmaceutica in corso in fiera a Vicenza. Intanto però continuano le polemiche fra Pd e Regione Veneto sugli 80 milioni di euro ministeriali per le nuove condotte di acqua potabile, con un botta e risposta fra i deputati dem Alessia Rotta e Diego Zardini e l’assessore regionale all’Ambiente Gianpaolo Bottacin.
Nell’incontro di ieri sulla tutela della salute pubblica, all’evento firmato Ieg (Italian Exhibition Group), si sono confrontati esperti internazionali come Tony Fletcher, specialista che in tema Pfas ha già lavorato negli Usa nell’Ohio Valley, i presidenti dei consorzi idrici, il direttore dell’Arpa Veneto Nicola Dell’Acqua e il dg dell’Usl 8 Giovanni Pavesi. Ricordando il maxi-screening avviato già da gennaio dalla Regione nell’ «area rossa», la zona a cavallo fra Ovest Vicentino, Bassa Veronese e Bassa Padovana, la dirigente Francesca Russo ha annunciato a breve un ampliamento rispetto al monitoraggio già in essere su 85mila residenti: «Visto che abbiamo riscontrato alte concentrazioni nei 14enni – ha spiegato – stiamo cercando di individuare un programma adeguato per analisi di soggetti più giovani, al di sotto dei 14 anni». Intanto non si placano le polemiche sui fondi per le nuove condotte. Nei giorni scorsi il presidente del Consiglio di Bacino Valle Chiampo, Giorgio Gentilin, ha inviato una lettera al ministero dell’Ambiente per avere quanto prima udienza. Mentre Rotta e Zardini del Pd vanno all’attacco della Regione: «C’è un ennesimo, goffo tentativo di Zaia e della sua giunta di fare melina e prendere tempo per nascondere ciò che hanno negato finora: non hanno i progetti (né preliminari, né tanto meno definitivi) per i nuovi acquedotti. Al contrario i soldi del governo ci sono e sono già disponibili, ma senza i progetti non possono essere impiegati». Un attimo di pausa e poi la deputata Rotta rincara la dose: «Il modello “prendi i soldi e scappa” che la Lega ha in mente non ha alcuna speranza di essere messo in atto. Per poter impiegare i fondi il Veneto deve fare la sua parte, che significa anche adempiere all’obbligo di cofinanziare la costruzione dei nuovi acquedotti. A questo proposito rinnovo la domanda: per i nuovi acquedotti il governo mette sul piatto 80 milioni, quante risorse ci mette la Regione? Ad oggi nulla. La Regione deve cofinanziate l’intervento, altrimenti abbia il coraggio di dire che non vuole farlo». L’assessore regionale Bottacin risponde per le rime, tacciando le dichiarazioni del Pd in tema Pfas di «produrre un rumore sinistro, simile a quello delle unghie sul vetro. Un’altra vicenda che dimostra che dove va il Pd non va il popolo, e viceversa».
Il Corriere del Veneto – 19 novembre 2017