Le città candidate a ospitare l’Ema con le maggiori chance sono (l’ordine non è in alcun modo una classifica) Milano, Amsterdam, Copenaghen, Vienna, e Barcellona.
A parere di molti osservatori queste sono infatti le cinque “tecnicamente” più forti, favorite dal personale dell’agenzia nel loro sondaggio, ma con la capitale catalana indubbiamente indebolita dalla crisi indipendentista.
A seguire Bratislava, favorita dal punto di vista del solo criterio diredistribuzione geografica e probabilmente dall’appoggio di diversi paesi dell’Est; e infine, le meno convincenti (ma nessuno si sente di escludere soprese) Stoccolma, Atene, Bonn, Bruxelles, Bucarest, Dublino, Helsinki, Lillà, Malta, Porto, Sofia, Varsavia e Zagabria.
“La grande incognita restano i Baltici che non hanno ancora deciso su quale città puntare”. L’opinione è diffusa tra le delegazioni nazionali a Bruxelles – come scrive oggi su La Stampa l’inviato a Bruxelles Marco Bresolin – facendo riferimento a quanto emerso dal vertice di Göteborg di venerdì scorso per gli ultimi appelli “elettorali”.
Ma in ogni caso ormai ci siamo e lunedì pomeriggio i 27 ministri del Consiglio Affari Generali europeo voteranno le città candidate per ospitare l’Ema che dovrà dir addio a Londra.
Toccherà a Sandro Gozi, sottosegretario agli Affari Ue, gestire i negoziati che, come i conclavi dei Papi, proseguiranno anche nelle concitate sedute di votazione e finiranno solo quando emergerà la vincitrice finale.
Il voto è a scrutino segreto, ecco come si vota:
Prima tornata di voto
Nella prima tornata, ciascuno Stato membro dispone di un voto composto da sei punti di voto da assegnare come segue: tre punti all’offerta che preferisce, due punti all’offerta che considera al secondo posto e un punto all’offerta che considera al terzo posto. Affinché la votazione sia valida, tutti i sei punti di voto devono essere assegnati in tal modo. Se un’offerta riceve 3 punti di voto da almeno 14 Stati membri, diventando quindi l’offerta preferita di 14 Stati membri (14 Stati membri che assegnano tre punti alla stessa offerta), tale offerta è ritenuta selezionata. Se nessuna offerta riceve 3 punti di voto da almeno 14 Stati membri, le tre offerte con il numero più elevato di punti passeranno alla seconda tornata di voto. Qualora più di tre offerte ricevano il numero più elevato di punti, passeranno alla seconda tornata tutte le offerte che avranno ricevuto lo stesso punteggio più alto.
Seconda tornata di voto
Nella seconda tornata, ciascuno Stato membro dispone di un voto (composto da un punto di voto) che può assegnare a una delle tre (o più) offerte selezionate per la seconda tornata di voto. Se un’offerta riceve 14 voti o più, e rappresenta quindi la maggioranza, è ritenuta selezionata. Se nessuna offerta riceve 14 voti o più, le due offerte con il numero più elevato di voti passeranno alla terza tornata di voto. In caso di parità tra tre (o più) offerte, queste passeranno tutte alla terza tornata.
Terza tornata di voto
Nella terza tornata, ciascuno Stato membro dispone di un voto (composto da un punto di voto) che può assegnare a una delle offerte selezionate per la terza tornata di voto. L’offerta che riceve il numero più elevato di voti sarà ritenuta selezionata. In caso di parità, la decisione sarà presa dalla presidenza mediante sorteggio tra le offerte in situazione di parità. L’offerta sorteggiata sarà ritenuta selezionata.
19 novembre 2017 – Quotidiano sanità