Non ci saranno rinvii per i tagli alle Partecipate. Il termine del 30 settembre per i piani di razionalizzazione è «perentorio», afferma la ministra della Pa, Marianna Madia. Il conto alla rovescia è quindi partito e alle amministrazioni, Comuni in prima linea, sono rimaste sostanzialmente due settimane di tempo per presentare la ricognizione. Il sottosegretario alla Pa, Angelo Rughetti, nei giorni scorsi ha ricordato i numeri: «oltre 9 mila aziende pubbliche di cui 3 mila scatole vuote».
Il governo punta a riordinare il sistema, con risparmi per oltre un miliardo. Andranno eliminate, infatti, le società doppione, quelle con più amministratori che dipendenti, le aziende con fatturati sotto i 500 milioni o in rosso cronico. Sono fuori dalla sforbiciata le quotate e le realtà che si occupano di acqua, gas, rifiuti, trasporti ed energia. Gli enti che non si adeguano al termine di fine mese per i piani, perdono i diritti sulla società, non potranno più esercitare alcun potere, con l’alienazione della partecipazione che comunque scatta. Al di là di questo primo taglio, ogni anno arriverà l’ora X per la revisione (a meno di pagare multe fino a 500 mila euro).
Non sono invece previste sanzioni per chi non prepara entro il 30 settembre gli elenchi degli esuberi conseguenti alla sforbiciata, che i sindacati stimano in circa «50 mila». Il ministro Madia comunque assicura: «Noi vogliamo chiudere le Partecipate che servono solo a tenere in vita i consigli di amministrazione ma non saranno i dipendenti a subire e ad avere le conseguenze negative di questo processo di razionalizzazione». La questione dovrebbe essere regolata con un apposito decreto. I sindacati sono stati convocati per lunedì prossimo per un confronto.
Se da un lato si taglia, dall’altro si assume. Dopo le emergenze incendi di quest’estate, il governo ha deciso di rinforzare il comparto: si sta lavorando a un concorso per «250 vigili del fuoco» da completare «entro fine anno», dopo che «recentemente» sono entrate «848 unità», ha annunciato il sottosegretario Rughetti in Parlamento. Entro metà dicembre poi è prevista l’assunzione di altre 301 unità per turnover.
Si coprirà così solo una parte della carenza di organico, che lo stesso Rughetti ha quantificato in 3.314 unità.
Il Messaggero – 15 settembre 2017