Fabrizio e Valentina non avevano immaginato che sarebbe stato così doloroso il ricordo del loro matrimonio. La cerimonia “all’americana” nel prato del ristorante, le foto sorridenti, il taglio della torta, la consegna delle bomboniere e i saluti ai parenti: una giornata gioiosa si era conclusa e non potevano sapere quanto buio sarebbe stato il risveglio. Un centinaio di invitati intossicati al banchetto, tra cui uno zio anziano morto dopo due giorni in Rianimazione. In realtà all’inizio nessuno aveva preso troppo sul serio quei disturbi intestinali che avevano colpito gli invitati dopo il pranzo di nozze, domenica, in un ristorante nella provincia di Asti. «Anche noi ci siamo sentiti male e abbiamo iniziato a telefonare agli ospiti: ci raccontavano di vomito, dissenteria, mal di testa. Tutto faceva pensare a qualche cibo avariato», spiegano Fabrizio Magnelli, 40 anni, e Valentina Fina, 33 anni, che vivono ad Alpignano, nel Torinese. Ma con il passare delle ore si capisce che la situazione è seria: Pierino Magnelli, 77 anni, ferroviere in pensione che viveva da solo a Milano, è stato male dopo la festa, è svenuto in bagno. I parenti che lo ospitavano a Torino hanno chiamato l’ambulanza e lo hanno portato al Giovanni Bosco, dove l’altra notte è morto. Anche la conta degli intossicati è salita in modo impressionante: dei 125 invitati solo i bambini, che avevano un menu speciale, e pochi altri commensali non hanno avuto ripercussioni dopo il pranzo. Una trentina di persone sono andate in ospedale, le altre si sono fatte visitare dalla guardia medica.
«Siamo devastati da quello che è accaduto — racconta lo sposo — Per tutta la vita legheremo il ricordo di un giorno così felice a un lutto». Invece di pensare alla luna di miele, la coppia si è rivolta a un legale e ha sporto denuncia ai carabinieri: «Vogliamo che sia fatta chiarezza».
La procura di Asti ha già avviato un’inchiesta e i carabinieri del Nas di Alessandria, comandati da Biagio Carillo, ieri hanno posto sotto sequestro la cucina del ristorante. Sono stati prelevati campioni di cibo tra gli avanzi trovati in cucina. Il sospetto, infatti, è che sia stato un alimento contaminato a provocare la massiccia intossicazione. L’attenzione fin da subito si è concentrata su alcuni portate di pesce: antipasto di salmone, polpo e patate, tortelli di capesante. Ma si tratta solo di un’ipotesi. Si era pensato a un’epatite acuta, poi smentita da un primo test.
E non si potrà saperne di più fino a quando l’Istituto zooprofilattico non consegnerà i risultati delle analisi, che verranno incrociati con l’esito dell’autopsia: «Le persone anziane sono più a rischio», spiega la direttrice Maria Caramelli. Anche il trauma cranico subito dall’uomo quando è caduto privo di sensi potrebbe aver aggravato il quadro clinico. «Non vogliamo escludere alcuna possibilità», spiega il procuratore capo di Asti, Alberto Perduca. Per questo sono stati prelevati tamponi anche a cuochi e camerieri, per capire se qualcuno sia stato portatore inconsapevole di qualche patologia altamente contagiosa.
Pierino Magnelli – Repubblica – 14 settembre 2017