Belluno come il Friuli: parte la richiesta del vaccino gratuito contro la Tbe. L’appello si alza dal gruppo sanità di Palazzo Rosso, è rivolto al sindaco, ma ha come destinatario ultimo la Regione. «Chiediamo al sindaco che si faccia promotore e portavoce presso al giunta regionale affinchè la vaccinazione anti Tbe sia resa gratuita per tutta la popolazione della provincia di Belluno a partire dai 12 mesi di età – il testo della mozione destinata a far parlare e, questa è la speranza, ad aprire un dibattito -, considerando i benefici in termini di salute e di riduzione dei costi dovuti a ricoveri e trattamenti prolungati». Il vaccino costa 45 euro a dose, la copertura prevede un costo totale di 150 euro e un indice di efficacia di oltre il 90% ma i costi proibitivi lo rendono di nicchia.
Oggi, nonostante la provincia di Belluno come quelle di Trento di Gorizia sia considerata area endemica per la Tbe e la malattia di Lyme, entrambe trasmesse dai morsi di zecche infette, la percentuale di cittadini vaccinati è ancora bassa tanto che, ogni estate, i ricoveri al San Martino non mancano. I numeri parlano di un incremento progressivo delle infezioni Tbe in provincia e le statistiche parlano di ricoveri sempre più frequenti. Per il gruppo sanità del Comune capoluogo, di cui per ora fanno parte i consiglieri Giangiacomo Nicolini, Francesca De Biasi, Pierenrico Lecis, Alberto Simiele, Giorgio Mongillo e Fabio Bristot ma a cui presto si aggiungeranno altri professionisti, la soluzione c’è e guarda alle tasche dei cittadini. Un aumento del numero di protetti avrebbe, inoltre, ricadute positive sui costi sostenuti dalla sanità come già sperimentato in Friuli dove la profilassi è a costo zero. La mozione apre insomma il dibattito su un tema fortemente sentito sul territorio, su cui a più riprese hanno speso appelli e inviti a proteggersi, anche i medici dell’Usi 1 Dolomiti.
Il Gazzettino di Belluno – 7 settembre 2017