Luca Fiorin. Le associazioni delle aziende avicole chiedono che venga tolto ogni possibile dubbio in merito alle cosiddette uova al Fipronil, effettuando controlli sui prodotti di tutte le imprese del Veneto. «Premesso che è stato sollevato un polverone che è sicuramente eccessivo, visto che è stato dato rilievo a situazioni marginali, sia Unaltalia, che rappresenta più del 90 per cento della filiera avicunicola nazionale, che Assoavi, la più importante associazione di produttori di uova italiani, hanno proposto per prime alla Regione Veneto di attuare una verifica a tappeto», spiega Aldo Muraro, che è presidente di Unaltalia. «Le aziende si sono rese disponibili a consegnare campioni della propria produzione ai laboratori dell’Istituto zooprofilattico o in altre strutture autorizzate, allo scopo di fugare ogni dubbio in tempi brevi», continua Muraro. Il quale, peraltro, spiega di essere d’accordo con l’Istituto superiore di Sanità, ministero della Salute e Nas, quando affermano che non c’è nessun pericolo per i consumatori.
«Si parla di sequestri di qualche decina di migliaia di uova a fronte di una produzione nazionale di oltre 13 miliardi, credo basti questo a dare l’idea del fenomeno», continua Muraro. Prima di aggiungere che sicuramente da noi il Fipronil, che è un insetticida, non è stato usato sugli animali e che, per essere realmente dannoso per l’uomo, dovrebbe essere assunto in quantità considerevoli. «La sua presenza nelle uova, anche nei casi più eclatanti riscontrati all’estero, è in quantità molto basse ma in ogni caso si tratta di una sostanza vietata, per cui è giusto che le autorità analizzino i nostri prodotti che, peraltro, sono già soggetti ad autocontrollo da parte delle aziende», dice il presidente di Unaltalia.
Il quale invita i consumatori a continuare ad acquistare uova, con l’avvertenza di prendere quelle confezionate ed etichettate. Il mondo dell’avicoltura, d’altro canto, continua ad essere agitato anche da un altro problema: l’influenza aviaria. «Secondo il più recente report Ue, in Europa sono stati confermati dall’inizio dell’anno più di 2mila focolai di cui poco più di 30 in Italia: una situazione molto migliore di quella riscontrata in stati come Francia, Germania o Ungheria, che finora hanno registrato dai 300 ai 500 casi l’uno», spiega Muraro.
«Nel nostro Paese abbiamo messo in pratica misure che ci permettono di affrontare in maniera efficacie questa malattia, che non è dannosa per l’uomo e che non risulta essersi trasmessa nemmeno agli allevatori. Siccome è ormai accertato che il veicolo di diffusione sono gli anatidi, in particolare i germani reali, dal punto di visto della prevenzione è necessario stringere ancora di più le maglie delle azioni di biosicurezza, evitando i contatti fra gli allevamenti e l’esterno, e attuare misure di contenimento dei selvatici». Prevenire la diffusione del virus, che in questi giorni si è manifestato in tre allevamenti del Basso veronese, significa anche eliminare subito tutti i pennuti presenti nelle strutture contagiate e imporre blocchi ad accasamenti e movimentazioni. «In Italia l’influenza aviaria, che è del ceppo H5N8, ha sinora colpito nelle Regioni più importanti del settore, Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna, toccando allevamenti di tacchini e, in misura minore, galline», precisa il presidente. «Nel nostro Paese sinora sono stati abbattuti circa 2 milioni di animali, rispetto ai 25 milioni nell’area dell’Unione e, da una stima molto sommaria, qui potrebbero già esserci stati danni per 15-20 milioni di euro». Danni diretti, ovvero quelli dovuti all’uccisione degli animali, che vengono quantificati e ristorati dall’Unione, ma anche indiretti. «Questi ultimi sono legati al fermo degli allevamenti e al la sua conseguenza sulla filiera produttiva, in termini di mancato lavoro e commercializzazione e problemi di occupazione, e per essi manca una determinazione di rimborso precisa», sottolinea Muraro. Il quale spiega che le associazioni di categoria stanno premendo sul Governo italiano affinchè spinga l’Ue a dare il via libera ai rimborsi.
L’Arena – 25 agosto 2017