Hanno lavorato per più di sei ore i vigili del fuoco di Bassano, Vicenza, Schio, oltre ai volontari di Thiene, intervenuti ieri mattina poco dopo le cinque a Mason Vicentino per spegnere il furioso incendio divampato in un capannone avicolo di via Colombare, all’interno del quale erano presenti oltre 140mila polli, quasi tutti morti. I pompieri, giunti sul posto con ben nove automezzi e un totale di 24 operatori, hanno lavorato su più fronti della grande struttura per fermare le fiamme ed evitare la loro diffusione alle abitazioni e ai capannoni vicini. Tutto questo sotto gli occhi sconvolti dei proprietari della Quaresima Società Agricola S.S., i primi ad accorgersi di quanto stava accadendo e a dare l’allarme.
«Poco dopo le cinque del mattino è suonato l’allarme dall’interno del capannone e noi, che abitiamo qui vicino, ci siamo precipitati a vedere pensando ad un guasto – racconta uno dei titolari –. Questo capannone è in piedi da sei mesi, abbiamo investito tutto quello che avevamo per l’attività e non ci aspettavamo una tragedia del genere. Arrivati alla porta interessata dall’allarme, mio fratello ha provato ad aprirla ma è stato investito immediatamente dal fumo. La sua prontezza nel chiuderla è stata provvidenziale per evitare tragedie ulteriori, ma è chiaro che siamo sconvolti e che la situazione è grave».
Una volta dato l’allarme, i proprietari hanno atteso l’arrivo dei pompieri giunti sul posto poco dopo e attivatisi da subito per spegnere l’incendio divampato dentro il capannone. «Abbiamo provato ancora a tamponare i danni, ma la temperatura ci ha impedito di fare grandi cose – raccontano i proprietari –. I vigili del fuoco hanno lavorato senza sosta e gliene siamo grati. In momenti come questi la tristezza è tanta; investire, come abbiamo fatto noi, sul settore dell’agricoltura non è facile. Sei mesi fa avevamo dato il via con ulteriore impulso all’attività, proprio grazie a questa nuova struttura. Oggi ci ritroviamo invece con un incendio che ci ha distrutto tutto e che ci lascia amareggiati e tristi».
Mano a mano che l’opera dei pompieri è servita a riportare la situazione e le fiamme sotto controllo, sono intervenuti anche i tecnici dell’Arpav con il compito di valutare eventuali emissioni nocive conseguenti al devastante incendio. «Le analisi eseguite sul posto con appositi strumenti portatili non hanno evidenziato presenze sostanziali di inquinanti – ha fatto sapere l’agenzia regionale per la prevenzione e protezione ambientale del Veneto –: acido cianidrico, acido cloridrico, ossidi di azoto e sostanze organiche sono risultate inferiori ai limiti di rilevabilità, così come è estremamente positivo che la dispersione sia stata molto limitata. Il tutto grazie anche alla scarsa ventilazione, sottolineando inoltre il fatto che non sono state rinvenute strutture in cemento-amianto interessate dall’incendio».
Secondo quanto riferito dall’Arpav, buona parte dei 145mila tra polli e galline contenuti all’interno del capannone è morta, eccezion fatta per alcuni esemplari che sono riusciti a salvarsi. Nei prossimi giorni, e non appena le operazioni di messa in sicurezza coordinate dai vigili del fuoco saranno ultimate, si procederà all’allontanamento e allo smaltimento dei rifiuti e delle carcasse. Già dai primi minuti successivi allo scoppio dell’incendio, un’imponente colonna di fumo visibile a svariati chilometri di distanza si è levata sopra la struttura. Per alcune ore, proprio a causa del corposo intervento messo in atto dai pompieri, l’intera zona è rimasta senza acqua. Ancora incerte le cause che hanno scatenato l’incendio anche se da una prima analisi sembrerebbe che alla base del rogo ci possa essere un guasto all’impianto elettrico. I danni stimati superano i 3 milioni.
IL Corriere del Veneto – 17 agosto 2017