«Siamo riusciti a compattare la filiera della carne rossa per ottenere uno strumento di informazione scientifica online al fine di diffondere corrette informazioni, non solo sul web, in risposta anche a chi da notizie false»: a dirlo è il veronese Carlo Vicentini, amministratore delegato della Vicentini Carni di Engazzà di Salizzole, confermato alla vicepresidenza di Uniceb, (con la veronese Valentina Olivieri come consigliere), l’unione che rappresenta l’intero settore delle carni e dei derivati, per sottolineare la volontà degli operatori di dare un’informazione corretta ai consumatori. Oggi il consumo medio di carne bovina si attesta sui 18 chilogrammi all’anno (10,7 di prodotto italiano), un consumo che va conservato per difendere una patrimonio imprenditoriale e occupazionale fondamentale per l’Italia, con il Veneto primo protagonista e Verona in prima fila, forte anche nella commercializzazione. «Il sito istituzionale è il coronamento», dice ancora Vicentini, «degli sforzi compiuti da Uniceb in un anno e mezzo per creare un rapporto stabile con i consumatori». L’approccio al sito è molto intuitivo e i messaggi sono volutamente semplici, rassicuranti e soprattutto scientifici. Si punta ad attirare tutte le fasce di età della popolazione del web per dare a tutti la possibilità d’interazione, formulando le domande agli esperti del Comitato scientifico, quesiti che riceveranno risposta entro le 24-48 ore successive. Il comitato è formato da Giorgio Calabrese, nutrizionista e presidente del comitato per la sicurezza alimentare del Ministero della salute, Maria Caramelli, direttore dell’Istituto zooprofilattico di Piemonte-Liguria, Carlo Gaudio, direttore dipartimento cuore e grossi vasi dell’università la Sapienza, Giuseppe Morino, della dietologia clinica all’ospedale Bambin Gesù di Roma ed Agostino Magri, cattedra di ispezione degli alimenti ed esperto in sicurezza alimentare.
Il sito è www.carnerossa.info. Oltre alle comunicazioni per i consumatori, il portale pubblicherà articoli sulla salute, la salubrità della came, la sicurezza alimentare e degli allevamenti, oltre a fornire consigli per cucinare la carne in modo corretto. «Il nostro è un progetto», specifica Vicentini, «che rientra in un piano strategico unico nel suo genere e nel quale Uniceb, come promotore, ha sempre creduto». D’altra parte il rilancio della zootecnica è fondamentale, visto che sul mercato europeo, in Italia in particolare, si avverte sempre più la pressione delle carni prodotte, oltre che in Polonia, in Algeria, Tunisia,Turchia e Libano, con ingrasso dei vitelli provenienti soprattutto dalla Francia. E l’Italia, per qualità, non ha concorrenti, ma è fondamentale farlo sapere.
L’Arena – 16 agosto 2017