La spending review non è tata il successo che ci si attendeva, no ha realmente abbassato il livello della spesa pubblica ed è necessario pensare ad altre soluzioni secondo il presidente della Corte dei Conti Arturo Martucci di Scarfizzi che oggi ha pronunciato la decisione nel giudizio sul Rendiconto generale dello Stato per l’esercizio finanziario 2016.
E la Corte crede nella Consip alla quale conferma un ruolo centrale, nelle politiche di contenimento della spesa «anche se è emersa – si legge nella relazione – nel corso degli anni l’esigenza di una verifica dei risultati più rispondenti a dati reali».
«Per lo Stato – continua Angelo Buscema, presidente delle Sezioni riunite della Corte dei conti – nonostante l’incremento della spesa mediata da Consip, l’acquisizione di beni e servizi risulta ancora in prevalenza effettuata con il ricorso alla procedure extra Consip».
Fin qui gli aspetti generali. Ma nella requisitoria orale del Procuratore generale Claudio Galtieri compare anche la sanità. E appare a rischio di diseguaglianze, ma anche, peggio, di conflitti di interesse, illeciti anche penali e corruzione……
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28 giugno 2017