“Ho preso atto con grande rammarico della comunicazione, da parte del Ministero delle Politiche Agricole, dei pesanti tagli alle risorse che sarebbero state destinate alle associazioni degli allevatori, passando dagli originali 22,5 milioni di euro agli attuali 7 milioni”. E’ il commento dell’assessore regionale all’agricoltura Giuseppe Pan alla nota ministeriale con cui viene data notizia del ridimensionamento delle risorse disponibili.
“In Commissione Politiche Agricole (CPA) – fa presente l’assessore veneto – avevamo già esposto la preoccupazione per le devastanti conseguenze che questa decurtazione avrebbe avuto sul complesso del sistema allevatoriale italiano e, proprio per questo motivo, non avevamo dato l’intesa lo scorso 20 aprile quando fu esaminato tale riparto di risorse inserito nel programma 2017 del MIPAAF”.
“Alla luce di questo provvedimento del Ministero – aggiunge – tutto il mondo dell’allevamento viene messo in grandissima difficoltà, anche quello efficiente come il nostro che già da tempo si è riorganizzato, razionalizzando il sistema. Si tratta di una compartecipazione finanziaria insostenibile per le Regioni, nel momento in cui tale già insufficiente dotazione viene ridotta di un ulteriore 70%”.
“Peraltro, va ricordato – precisa l’assessore – che nell’accordo sul riparto delle risorse per i Piani di Sviluppo Rurale del gennaio 2014, a fronte del fatto che le Regioni hanno rinunciato a una parte dei fondi per il programma nazionale, il Ministero aveva assunto l’impegno a finanziare integralmente i controlli funzionali, senza alcuna partecipazione regionale”.
“Ora – prosegue – in gioco c’è la sopravvivenza stessa dell’ARAV, l’Associazione regionale allevatori del Veneto, che svolge la fondamentale attività dei controlli funzionali e la tenuta dei registri genealogici, indispensabili per il miglioramento genetico delle razze bovine. Il Veneto è la seconda regione per la zootecnia da latte con 3000 allevamenti e 1,146 milioni di tonnellate prodotte. Un comparto importante nel quale la Regione ha sempre investito. Siamo sempre stati dalla parte degli allevatori e continueremo a farlo”.
“Chiederò una nuova convocazione di una CPA dedicata all’argomento – conclude l’assessore – puntando su un nuovo programma di controlli funzionali 2017 che porti al ripristino dell’originaria dotazione”.
Gli allevatori veneti sono in rivolta contro l’annunciato taglio del Mipaaf, il Ministero delle politiche agricole, alle risorse destinate alle regioni dal Piano nazionale dei controlli sulla produttività animale. I finanziamenti sarebbero decurtati di due terzi, passando da 22,5 a 7 milioni a livello nazionale: il fondo viene ripartito fra le regioni che a loro volta girano i fondi alle associazioni degli allevatori che operano i controlli.
Secondo Floriano De Franceschi, presidente dell’Arav, Associazione regionale allevatori del Veneto, «questo ennesimo taglio al sistema allevatoriale italiano colpirebbe in modo terribile i nostri produttori e le stesse eccellenze agroalimentari che ci distinguono in tutto il mondo». Il presidente dell’Aia, Associazione italiana allevatori, Roberto Nocentini, ha scritto al ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Maurizio Martina: «La diminuzione drastica delle risorse destinate alle associazioni allevatori – si legge nella lettera – pregiudica tutto il lavoro fatto in termini di miglioramento genetico, attività selettiva ed a favore della biodiversità».
Si unisce al coro Coldiretti Veneto: «A fronte di una spesa complessiva che supera abbondantemente i 50 milioni di euro ci è stata fatta l’elemosina» dichiara il presidente Martino Cerantola. E una presa di posizione arriva anche dall’assessore regionale all’agricoltura Giuseppe Pan: «In Commissione Politiche Agricole (CPA) – fa presente – avevamo già esposto la preoccupazione per le devastanti conseguenze che questa decurtazione avrebbe avuto sul complesso del sistema allevatoriale italiano e, proprio per questo motivo, non avevamo dato l’intesa lo scorso 20 aprile quando fu esaminato tale riparto di risorse inserito nel programma 2017 del MIPAAF. Ora in gioco c’è la sopravvivenza stessa dell’ARAV, l’Associazione regionale allevatori del Veneto, che svolge la fondamentale attività dei controlli funzionali e la tenuta dei registri genealogici, indispensabili per il miglioramento genetico delle razze bovine. Il Veneto è la seconda regione per la zootecnia da latte con 3000 allevamenti e 1,146 milioni di tonnellate prodotte»
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