Referendum sull’autonomia ad ottobre. Forse domenica 8 ottobre, come si vociferava ieri a Milano. Il governatore della Lombardia Roberto Maroni ieri ha dato un’accelerata: «Domani (oggi, ndr) in Giunta annuncerò la data del referendum per l’autonomia – ha detto – Si terrà in ottobre, probabilmente insieme al Veneto. Sentirò il presidente Zaia. Devono partire le procedure, abbiamo già fatto la gara per il voto elettronico e il cronoprogramma è chiaro». Zaia lo ha saputo dall’Ansa e per una volta ha risposto non con un comunicato ufficiale ma con una dichiarazione alla stessa agenzia di stampa. Sottigliezze che segnano gli ostacoli di un percorso comune sull’autonomia, a partire dalle differenze: in Lombardia sarà un voto elettronico; in Veneto ci saranno seggi, urne, schede elettorali, scrutatori, 12 milioni per campagna informativa, software per lo scrutinio, assistenza ai Comuni, sala stampa il giorno del voto e dello spoglio. Il segretario Matteo Salvini benedice l’Autonomia Day: «Sono entusiasta, non vedo l’ora di votare lo stesso giorno in Lombardia e Veneto», plaude. «Ottima la notizia che arriva dal collega Maroni – approva Zaia – Si comincia finalmente a entrare nella fase calda dei referendum per l’autonomia». Se fossero confermati i rumor meneghini e il voto in contemporanea delle due regioni a trazione leghista, il giorno giusto potrebbe essere la seconda domenica di ottobre. Finora il presidente della Regione Veneto ha evitato di annunciare date prima di avere in tasca il protocollo d’intesa con le sette prefetture per schede e seggi: «Per quanto riguarda la data del Veneto, siamo ancora in attesa da quattro mesi della risposta del Ministero dell’Interno sul protocollo d’intesa da sottoscrivere con le Prefetture», ricorda. E aggiunge che la prossima settimana in Corte d’Appello a Venezia si fisseranno i tempi per la nomina di scrutatori e presidenti di seggio. Zaia vuole che l’intera procedura segua i crismi dell’istituzionalità e dell’ufficialità per poter poi mettere sul tavolo della trattativa col governo tutto il peso dell’autorevolezza del referendum. Di conseguenza, va allontanato ogni minimo sospetto di folclore leghista. La macchina elettorale perciò è in marcia. «Stiamo collaudando il portale informatico per l’accreditamento dei Comuni e la gestione dei dati elettorali. L’appalto per la stampa delle schede è già stato assegnato», elenca. Con Maroni si vedrà nei prossimi giorni e solo dopo deciderà se Veneto e Lombardia celebreranno insieme l’Autonomia Day. «Sperando collimino le rispettive procedure organizzative – dice sapendo che non collimano – cercherò di capire se sarà possibile trovare un punto d’incontro per uno svolgimento delle consultazioni nel medesimo giorno».
IL Corriere del Veneto – 21 aprile 2017