Maurizio Tropeano. In Italia, si consumano quasi 100 mila tonnellate di polvere di latte di cui oltre il 90 per cento proviene dall’estero. «Alla luce di questi dati, abbiamo preso l’impegno di verificare la costruzione di una nuova filiera per sostenere il consumo di latte in polvere certificato made in Italy, spiega Delia Revelli presidente di Coldiretti Piemonte. Dal 2010 è operativo un accordo tra Inalpi, un consorzio di allevatori e l’azienda dolciaria Ferrero che utilizza il latte in polvere prodotto a Moretta in provincia di Cuneo, 100% made in Piemonte. Il progetto coinvolge anche la Lombardia con l’obiettivo di gestire le eventuali eccedenze sul mercato e calmierare le speculazioni al ribasso sulle quotazioni del latte in caso di boom delle importazioni dall’estero», spiega Ettore Prandini presidente dell’organizzazione il Lombardia. La collaborazione con Inalpi, storica azienda del cuneese guidata da Ambrogio Invernizzi, dovrebbe permettere di aprire il comparto lattiero caseario italiano all’utilizzo di polvere di latte 100% italiana anche per quelle industrie alimentari e dolciarie che fino a oggi non avevano l’opportunità di farlo. La realizzazione del nuovo progetto potrà garantire al mercato della trasformazione italiano (prodotti da forno, biscotti, gelati…) circa 11 mila tonnellate di polvere di latte e secondo Bruno Rivarossa, delegato confederale di Coldiretti, anche la «nascita di una filiera tra Piemonte e Lombardia che assicuri la possibilità di essere indipendenti da forniture di paesi stranieri, oltre a dare un nuovo impulso al comparto a livello nazionale». Da questo punto di vista il ruolo dei consumatori diventa centrale perché possono scegliere di acquistare prodotti generati da «questa filiera con la certezza dell’origine della polvere di latte, della sua qualità e della sua salubrità».
La Stampa – 17 aprile 2017