Vivere con meno di 800 euro al mese. È questo il quadro che emerge dall’analisi sulle pensioni dei polesani effettuata dall’Auser del Veneto su dati Istat. In attesa dell’aggiornamento complessivo di tutti gli indicatori, l’attenzione si rivolge sulle pensioni dei settori privati, ex lavoratori dipendenti e ex lavoratori autonomi, considerando non solo le pensioni di vecchiaia, comprensivi di fondi e gestioni separate, che in provincia di Rovigo riguardano in questo comparto 48.908 anziani che mediamente ricevono 988 euro lordi al mese, ma anche quelle di invalidità, 4.116 per una media di 655 euro, quelle di reversibilità, 18.949 per una media di 557 euro, quelle di invalidità, 11.436 per una media di 441 euro, e gli assegni sociali, 1.678 per una media di 421 euro. In totale, una platea di 85.987 persone alle quali vanno in media 793 euro, ben al di sotto della media regionale che è di 891 euro. Netta la differenza fra uomini e donne: i primi, 34,655 ricevono in media 1.062 euro (il dato regionale è di 1.223), le seconde, 51.322, appena 611 euro (la media veneta è di 640). E se questi numeri un po’ spaventano, lo scorso anno erano ancora peggiori: la media complessiva era di 783 euro lordi, 1.049 per gli uomini e addirittura 605 per le donne. Come nota Franco Piacentini, del direttivo regionale dell’Auser, rispetto al 2016 nel 2017 nei settori privati in provincia di Rovigo si registra una riduzione nel numero dei percettori di ben 954 unita, 215 uomini e 739 donne, con un aumento dell’importo medio mensile di 9,81 euro, 12,56 per gli uomini e 6,50 per le donne. Le prestazioni assistenziali che riguardano gli invalidi civili, invece, sono cresciute di 258 unità. «Il valore economico medio delle pensioni- nota Piacentini – non è sufficiente a garantire nel tempo una vita dignitosa alle persone, soprattutto nelle fasi della disabilità e della non autosufficienza. Maggiormente preoccupante è la prospettiva previdenziale per le giovani generazioni, per i precari e i disoccupati, se non si interverrà sul sistema di calcolo contributivo». Relativamente al dato complessivo aggiornato ad inizio 2016, lo Spi Cgil ha evidenziato come il Polesine faccia i conti con «le pensioni più basse di tutto il Veneto. Il 36,6% dei pensionati rodigini (26.695) vive con una pensione lorda inferiore ai mille euro al mese, una percentuale superiore alla media regionale». (Francesco Campi)
IL GAZZETTINO – Giovedì, 13 aprile 2017