“In queste ultime settimane, molte famiglie di Lonigo e della zona rossa contaminata dai Pfas sono in grave preoccupazione: i loro figli sono stati i primi ad essere sottoposti al monitoraggio sulla popolazione per verificare l’incidenza dei PFAS sulla salute umana. Negli ultimi 20 giorni hanno ricevuto via posta i risultati, con una lettera in cui si elencano le concentrazioni di Pfas, ben sopra i limiti previsti, e i valori analizzati, oltre alla promessa di essere richiamati per una visita specialistica. Un’indicazione standard quest’ultima, a cui non è stato dato seguito: non c’è stato alcun aiuto nella lettura dei risultati così come nessuna chiamata nei casi più preoccupanti e nessuna visita specialistica”. Lo riferisce tramite una nota la Consigliera regionale Cristina Guarda (AMP).
“Sono molte le famiglie che mi hanno interpellata in quest’ultimo periodo – aggiunge la Consigliera – tutte ancora più preoccupate e confuse di prima. Come devono agire i genitori, ora coscienti del livello di Pfas nel sangue dei loro ragazzi e magari anche di alcuni valori fuori norma? Va ricordato che il monitoraggio non aveva, come unico scopo, quello della verifica dell’incidenza dei Pfas sulla nostra salute, ma anche di assistere i cittadini, accompagnandoli nella gestione di eventuali patologie e concentrazioni elevate”.
Ed in conclusione Cristina Guarda evidenzia che “ho contattato immediatamente l’Assessore alla sanità per aggiornarlo, chiedendo un suo intervento per far sì che il monitoraggio sia di aiuto ai miei concittadini e non temuto. L’Assessore ha garantito un immediato intervento e mi auguro che davvero si arrivi a dare indicazioni non solo ai genitori dei ragazzi monitorati, ma a tutti noi cittadini su cosa fare per proteggerci maggiormente da questa contaminazione”.
4 aprile 2017