Taglio dei contributi, prestiti agevolati, borse di studio, bonus bebè. Le Casse di previdenza corrono ai ripari di fronte alla fuga sempre più marcata dei giovani dalle professioni, con interventi di welfare “integrato” mirati sulla generazione under 35, che rappresenta ormai una fetta ridotta – circa il 15% – del milione e mezzo di iscritti totali alle casse. Senza contare che i candidati agli esami di abilitazione sono calati del 31% in un decennio.
Il Sole 24 Ore ha messo sotto la lente 13 casse professionali, a cui corrispondono 917.120 iscritti totali e 149.694 giovani under 35 (il 16%). Dal monitoraggio emerge che il range di agevolazioni, negli ultimi anni, si è via via allargato, nonostante le risorse limitate e i vincoli di bilancio.
Del resto, quella giovane è senza dubbio la fascia più debole dal punto di vista economico: a parlare è la distanza tra i redditi medi dei professionisti alle prime armi e i colleghi senior. Un junior tra i 25 e i 30 anni guadagna in media appena 12.102 euro lordi l’anno – secondo il sesto rapporto Adepp pubblicato nel 2016 – e un suo collega, tra 30 e 35 anni, 17.362 euro. Gli over 55, per contro, hanno redditi ben più alti, intorno ai 50mila euro in media.
Lo sconto sui contributi
L’aiuto più frequente a favore dei giovani professionisti consiste nel taglio dei contributi da versare alle casse di previdenza che alleggerisce i versamenti dei primi anni di iscrizione (sei oltre a quello di iscrizione per i ragionieri, tre per biologi e psicologi).
Sono circa 85mila i giovani avvocati che si sono iscritti alla cassa forense prima di compiere 35 anni e che nel 2016 hanno beneficiato delle riduzioni contributive (anche se non più under 35). Il taglio riguarda sia il contributo minimo soggettivo (ridotto del 50% per i primi sei anni e pagabile a rate nel caso di redditi sotto i 10.300 euro) sia il contributo minimo integrativo (cancellato per i primi 5 anni e ridotto al 50% nei successivi quattro). Per il 2017 il contributo minimo soggettivo è di 2.815 euro, mentre quello minimo integrativo è di 710 euro. «Abbiamo creato un sistema di welfare che favorisce soprattutto giovani e donne», dice Michele Proietti, direttore della Cassa forense.
Passando ad architetti e ingegneri, Inarcassa su 95,3 milioni di euro per misure di welfare integrato nel 2016 ha destinato più di un terzo agli sconti contributivi automatici per i giovani che per i primi 5 anni di iscrizione possono versare contributi minimi ridotti a un terzo e beneficiare di una aliquota soggettiva dimezzata. Lo sconto arriva al 75% nei primi due anni per i geometri neodiplomati e sale al 50% nei restanti tre.
La Cassa dei commercialisti, invece, esonera dai contributi minimi gli under 35 per i primi tre anni: l’agevolazione è automatica e riguarda oltre 5mila giovani.
«Con un rapporto di oltre nove iscritti per ogni pensionato – sottolinea Walter Anedda, presidente Cnpadc – la Cassa è storicamente attenta alle esigenze dei più giovani, puntando a supportare gli iscritti anche nella fase di start up professionale, che è il periodo in cui i costi di avvio dello studio incidono notevolmente». In più, la quota di iscrizione all’Ordine degli under 36 è dimezzata (65 euro invece di 130).
Taglio per tre anni del 50% dei contributi minimi anche per i periti agrari iscritti alla gestione separata dell’Enpaia con meno di 30 anni e redditi inferiori a 6mila euro annui. Sconto del 50%, ma per cinque anni, per gli agrotecnici under 35 al momento dell’iscrizione e redditi sotto 3mila euro.
Alcune Casse, però, non legano gli sconti all’età. È così, ad esempio, per Enpacl, che dimezza le aliquote contributive ai consulenti del lavoro all’atto dell’iscrizione e per altri 4 anni. L’Enpaf, la cassa dei farmacisti, prevede invece riduzioni per gli iscritti che lavorano come dipendenti e per i disoccupati. La Cassa del notariato non fa sconti, ma paga (a tutti) un assegno integrativo se il notaio non raggiunge il «repertorio» minimo.
Pacchetto famiglia
A moltiplicarsi è poi l’offerta di welfare per i neogenitori, legata anche alla crescita della presenza femminile: le donne sono oltre il 35% rispetto al 30% di dieci anni fa. A livello complessivo le prestazioni di welfare per la maternità sono passate in termini reali dai 75,48 milioni del 2007 agli oltre 91 del 2015 (fonte Adepp).
Otto Casse – geometri, notai, biologi, consulenti del lavoro, psicologi, infermieri, pluricategoria e periti industriali- fanno parte di Emapi, un’associazione consortile che eroga prestazioni assistenziali agli iscritti degli enti associati. Tra queste, il pacchetto Maternità dal 2015 offre una copertura gratuita alle iscritte in regola con i contributi, che comprende ecografie, controlli, esami e colloqui psicologici post-parto.
I commercialisti puntano invece sulla maternità «rafforzata»: oltre al contributo previsto per tutti dal Dlgs 151/2001 (5/12 del reddito), la Cassa (impegno annuo di 1,5 milioni) prevede dal 2015 un mese in più di maternità, che va da un minimo di 1.715 euro a un massimo di oltre 4mila euro.
Mentre Eppi – Cassa dei periti industriali – riconosce un bonus nascita da 3mila euro, all’Enpam (medici e odontoiatri) i sussidi per maternità riguardano anche le studentesse vicine alla laurea. La legge di Stabilità 2016 ha infatti aperto le porte della Cassa a chi frequenta gli ultimi anni di medicina e odontoiatria.
Particolarmente ricca anche l’offerta dell’Enpav (veterinari), che va dagli aiuti per asili nido e baby sitter ai prestiti agevolati. Bonus bebè da 1.500 euro e contributo di mille euro per gli asili nido anche per gli avvocati.
Enpab (biologi) ha stanziato 1,3 milioni per contributi alla famiglia (asili nido, libri di testo, assegni di studio, assistenza anziani, contributi ai superstiti), bonus nascita e per la professione.
Le misure innovative
Alcune Casse, poi, guardano con attenzione ai più giovani, cercando di attrarre nuove leve. Enpacl, ad esempio, ha scelto di sostenere il praticantato e offre ai consulenti del lavoro in tirocinio e al collega che li segue una polizza sanitaria integrativa gratuita (999 i beneficiari in due anni). «Stiamo investendo nel marketing professionale – spiega il direttore Fabio Faretra – per frenare il calo degli iscritti». Nel 2016, infatti, si è registrato per la prima volta un saldo negativo tra nuovi ingressi e cancellazioni. Al mondo della scuola guarda con molto interesse anche Enpab (biologi), che per il welfare strategico ha stanziato 700mila euro. «Servono – spiegano dalla Cassa – a promuovere il progetto «Biologi nelle scuole» che ha formato in due anni oltre cinquecento giovani biologi». E anche la Cassa ragionieri partecipa a iniziative di orientamento in istituti e università.
Borsa lavoro e prestiti
Per aiutare i neolaureati nella fase di avvio alla professione l’Enpav (veterinari) ha introdotto una Borsa lavoro che prevede piani formativi in strutture veterinarie a favore dei neolaureati più brillanti. Anche la Federazione nazionale degli ordini veterinari (Fnovi) ha messo in campo iniziative di assistenza fiscale, tributaria e assicurativa oltre a progetti formativi per promuovere l’accesso ai fondi comunitari.
Per accelerare l’ingresso nella professione il collegio nazionale degli agrotecnici ha invece stipulato convenzioni con molte università che permettono di svolgere il tirocinio durante il corso di studi.
Da molte Casse, poi, arriva la proposta di prestiti agevolati per l’avvio dell’attività e l’allestimento dello studio. Non sempre però graditi: 4 le richieste dagli psicologi nel 2016, 6 dai consulenti del lavoro. A frenare è anche la “concorrenza” diretta dei prodotti bancari.
Diverso è il caso dei contributi a fondo perduto: nel 2016 la Cassa forense ha stanziato 1,5 milioni di euro per il rimborso del 50% delle spese d’acquisto di materiali informatici (tetto 1.500 euro), riservati a redditi sotto i 40mila euro. Tutto esaurito: 9.625 domande di cui 4.299 accolte.
VETERINARI – ESONERI PER UN ANNO, ASILI NIDO E BABY SITTER
PRIMO ANNO SENZA CONTRIBUTI
Per giovani veterinari il taglio dei contributi all’Enpav (l’ente di previdenza) dura 4 anni: 100% il primo anno, 77% il secondo anno, 50% il terzo e il quarto anno
Microcredito
Possibile chiedere un prestito agevolato (tasso dello 0,75% + spread del 2,5% per il fondo di garanzia) fino a 50mila euro per l’avvio e lo sviluppo dell’attività professionale, la ristrutturazione dello studio veterinario o della casa di abitazione. Il credito è richiedibile anche in caso di malattia grave e interventi chirurgici. dell’iscritto o di un familiare
Sussidi alla genitorialità
Per aiutare i neogenitori è previsto un bonus di 300 euro al mese per 8 mesi per far fronte alle spese sostenute entro due anni dalla nascita del bambino ( o dalla sua adozione) per baby sitter, asili nido e scuola materna (solo per l’adozione). Pochi ancora i beneficiari: nel 2016 sono stati 96, nel 2015 ,67
Il Sole 24 Ore – 3 aprile 2017