La Committee for Medicinal Products for Veterinary Use (CVMP) a causa delle preoccupazioni relative ai potenziali rischi per all’ambiente e l’aumento della prevalenza di batteri resistenti agli antibiotici derivanti dall’utilizzo di prodotti contenenti ossido di zinco, non più tardi di qualche mese fa aveva valutato negativamente il rapporto rischio-beneficio.
Una nota diramata lo scorso 15 febbraio dalla DGSAF del Ministero della Salute annuncia che – prendendo spunto dal parere espresso dalla CVMP – è in discussione a livello europeo la decisione di negare nuove autorizzazioni all’immissione in commercio, e di revocare quelle esistenti, di medicinali veterinari contenenti ossido di zinco.
La Direzione Generale della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari spiega che l’eventuale diniego contemplerà un periodo di transizione, ancora da definire, necessario per permettere agli allevatori di adottare gli opportuni cambiamenti nella gestione degli allevamenti suinicoli al fine di evitare un incremento degli episodi di diarrea post-svezzamento, assicurare il benessere animale e prevenire l’aumento dell’uso di antimicrobici.
Nelle more dell’adozione della decisione finale, la nota ministeriale a firma del Direttore Generale Silvio Borrello, riporta “un elenco non esaustivo delle possibili misure da porre in essere ai fin della prevenzione e del trattamento della diarrea post-svezzamento nell’allevamento suinicolo”.
20 febbraio 2017