Sta per essere approvata definitivamente la delibera che vieta l’apertura di nuove friggitorie m centro storico. La quarta commissione consiliare, presieduta dal capogruppo di Fratelli d’Italia Ciro Maschio, ha dato ieri il via libera all’emendamento relativo all’articolo 6-bis, presentato nel febbraio dello scorso anno, quando il centro si stava popolando di panzerotterie e friggitorie di patatine, con relative esalazioni maleodoranti.
L’articolo 6-bis della delibera mira proprio a «salvaguardare il patrimonio storico e architettonico e anche a tutelare la tradizione e la tipicità culturale italiana» e lo fa, vietando l’apertura in centro storico di nuovi esercizi per la produzione e la vendita di cibi etnici e di friggitorie da asporto. In particolare, non possono più essere aperte attività che vendano il prodotto fritto in via esclusiva o prevalente (oltre il 50 per cento dei prodotti), così come quelle che offrano ai clienti da asporto cibi etnici riferibili alla cultura orientale o mediorentale, come kebab e gyros. Proprio quest’ultima indicazione ha fatto sorridere in aula il consigliere di Piazza Pulita Michele Bertucce, che ha sottolineato come il gyros, l’equivalente greco del kebab, non abbia nulla di mediorientale, non essendo la Grecia in Medio Oriente. Il capogruppo dei Cinque stelle Gianni Benciolini è apparso invece scettico sulla quantificazione di vendita “in via prevalente” di prodotti fritti e ha chiesto delucidazioni sulle modalità di valutazione di questo 50 per cento. La proposta era stata adottata dal Consiglio comunale nel febbraio del 2016 ed era entrata subito in vigore in via sperimentale ma, trattandosi di una variante di tipo urbanistico, necessitava di una doppia approvazione.
Nel frattempo Palazzo Barbieri ha lasciato il tempo ai cittadini e a chiunque fosse interessato di presentare osservazioni: solo l’ufficio Ambiente ha chiesto di adottare alcune precauzioni sui fumi emessi da queste attività, ma l’ufficio Commercio ha demandato il compito al regolamento per l’igiene. Al termine del confronto, a cui ha par tecipato anche l’assessore alla Pianificazione urbanistica Gian Arnaldo Caleffi, la votazione. La proposta è stata licenziata per l’ultimo passaggio in aula con sette voti favorevoli, uno contrario (Benciolini) e due astenuti (Bertucce e il consigliere Pd Fabio Segattini). L’ultima parola spetta ora al Consiglio, che esaminerà la delibera la prossima settimana.
L’Arena – 7 febbraio 2017