Reperibilità pagata meglio per il personale sanitario dell’Usl 8: sarà questo uno degli aspetti positivi del passaggio della ormai ex azienda sociosanitaria di Asolo nell’unica Usl 2 “Marca Trevigiana”, insieme all’Usl 9 (Treviso) e 7 (Pieve di Soligo), avvenuto il primo gennaio. L’operazione ha dato il via a una serie di adeguamenti per arrivare a un’omogeneità anche sul fronte del trattamento economico del personale.
A fine novembre i sindacati hanno siglato un accordo con la Regione e il 15 dicembre scorso hanno fissato un protocollo con il direttore generale Francesco Benazzi. «Il primo dato positivo», spiega Ivan Bernini, segretario della Fp Cgil, «è che non vi è stata alcuna interruzione contrattuale, sia per quanto riguarda il personale assunto direttamente dalle Usl che per quello che fa riferimento ai vari appalti. Quello che ci attende è la definizione del contratto decentrato unico, superando i tre attualmente esistenti. Non sarà un’operazione semplice, ma è stato dato il termine del 30 settembre per arrivare a un accordo. Non ci saranno penalizzazioni in busta paga, ma soltanto miglioramenti». La strategia condivisa con la Regione è di adeguare al miglior trattamento economico quanto previsto per le singole figure professionali, che oggi invece può vedere diverse variabili tra quelle che erano le tre Usl trevigiane . Ad esempio, per quanto riguarda la reperibilità nella ex Usl 7 vengono corrisposti 28,41 euro ogni turno dodici ore, mentre in quella asolana e trevigiana 20 euro: calcolando sei turni di reperibilità al mese, l’incremento si farà sicuramente sentire in busta paga. E la reperibilità è solo uno degli aspetti che dovranno essere unificati. «Ma ci sono situazioni in cui il trattamento è migliore all’Usl 8 rispetto alle altre due», spiega Aldo Lorenzon Cisl, «d’altronde solo l’ultima fase di storia delle aziende sanitarie è di almeno vent’anni ed è inevitabile che ci siano state discrepanze dovute ai più vari motivi, anche legati a particolari esigenze del territorio. Omogeneizzarle tutte verso l’altro è sicuramente un dato positivo». Per l’adeguamento dei contratti decentrati che riguarda tutte le Usl, sostanzialmente unificate a livello provinciale, la Regione ha messo in campo 13 milioni e mezzo di euro per tre anni, circa quattro milioni all’anno. Una cifra che non deve sorprendere: solo considerando l’Usl 2 Marca Trevigiana, di fatto è stata creata quella che è di gran lunga la più grande azienda della provincia di Treviso con ben 9200 dipendenti. L’adeguamento delle buste paga, visto che si tratterà sempre aumenti anche se solo di pochi euro, sposterà quindi cifre importanti. (Davide Nordio)
LA TRIBUNA DI TREVISO – Martedì, 31 gennaio 2017