Promuovere campagne informative per sensibilizzare i cittadini al problema, ridurre il consumo degli antibiotici in ambito ospedaliero, puntare sulla formazione del personale sanitario, e prevedere un confezionamento di farmaci che preveda dosi unitarie. Questi alcuni degli impegni chiesti al Governo nelle mozioni di M5S, Pd, Fi, Si, Ln, Ncd, CoR, Udc e Ci, riformulate dal sottosegretario alla Salute Davide Faraone, e approvate dall’Aula. La Camera ha oggi approvato 9 mozioni bipartisan in tema di resistenza agli antibiotici.
Diversi gli impegni chiesti al Governo per far fronte ad un fenomeno definito dall’Onu “la più grande sfida della medicina contemporanea”, causato da un eccessivo o inappropriato uso di antibiotici che, negli anni, ha fatto sì che l’efficacia degli antibiotici non sia più un bene garantito. Tra questi, la promozione di iniziative per ridurre il consumo degli antibiotici in ambito ospedaliero, promuovere l’introduzione di dosi unitarie di farmaci, puntare su una formazione specifica degli operatori sanitari ed elaborare campagne di informazione.
Di seguito gli impegni richiesti al Governo nelle mozioni, riformulate su richiesta del sottosegretario alla Salute Davide Faraone, e approvate dall’Aula.
Nella mozione del Movimento 5 Stelle si chiede al Governo di dotare gli ospedali di servizi di microbiologia permanente, al fine di identificare i livelli di sensibilità e resistenza a singoli antibiotici e coadiuvare i medici prescrittori nella scelta delle terapie più appropriate; di adottare iniziative efficaci che mirino alla riduzione del consumo degli antibiotici in ambito ospedaliero, promuovendo l’applicazione di test di sensibilità agli antibiotici (antibiogrammi) necessari per garantire l’appropriatezza prescrittiva; di promuovere un differente sistema di confezionamento dei farmaci, prevedendo l’introduzione di dosi unitarie o pacchetti personalizzati, al fine di evitare autoprescrizioni da parte dei cittadini; di promuovere programmi di formazione professionale specifica degli operatori sanitari, migliori prassi, anche con riguardo alle terapie corrette, migliori modelli prescrittivi, misure per prevenire e ridurre la trasmissione di patogeni, il controllo delle infezioni e misure igieniche; di assumere iniziative, attraverso campagne istituzionali di informazione e di educazione sanitaria sull’uso prudente di antimicrobici, volte ad incoraggiare tutti i cittadini ad agire in modo proattivo per ridurre la minaccia alla resistenza antibiotica.
E ancora, si chiede di adottare le necessarie iniziative per prevenire lo sviluppo e la trasmissione delle malattie all’interno degli allevamenti e per incentivare sistemi di allevamento estensivo e allevamenti con metodi biologici, che garantiscano maggior rispetto del comportamento e del benessere animale, nonché una minore incidenza delle infezioni; di assumere iniziative per attuare programmi di controllo e monitoraggi delle aziende zootecniche, al fine di rafforzare l’attività di vigilanza sulle condizioni di vita e di salute degli animali e di contrasto di eventuali abusi nell’utilizzo di antimicrobici; di creare un sistema nazionale volto ad incrementare i controlli sulla distribuzione, prescrizione ed uso di medicinali veterinari, nonché a promuovere l’obbligo della ricetta elettronica per i farmaci veterinari, al fine di evitare l’abuso degli antibiotici negli allevamenti; di assumere iniziative, anche normative, per vietare l’applicazione di sconti di marketing basati sul meccanismo prezzo/volume in relazione all’acquisto di antibiotici ad uso veterinario; e di individuare, anche attraverso l’Istituto superiore di sanità, protocolli di sorveglianza epidemiologica dei nosocomi, e a verificare che gli stessi siano attuati, in modo costante, al fine di identificare eventuali ceppi multi-resistenti e strategie mirate di intervento.
Nella mozione della Lega Nord si chiede al Governo di predisporre tutti gli strumenti normativi al fine di dare piena applicazione al documento strategico globale e linee guida, predisposti dall’Organizzazione mondiale della sanità, al fine di istituire dei sistemi di monitoraggio della resistenza agli antibiotici e intraprendere azioni efficaci; di assumere iniziative per predisporre nuove linee-guida, per i medici, al fine di prescrivere antibiotici sull’evidenza, solo ove necessario, soprattutto ricorrendo a farmaci specifici contro l’infezione e non “ad ampio spettro”; di predisporre campagne di informazione al fine di spiegare al paziente come alleviare i sintomi di raffreddore e influenza senza ricorrere agli antibiotici, oltre all’importanza di una corretta assunzione degli antibiotici prescritti dal medico; di prevedere, al fine di incentivare la riduzione progressiva dell’utilizzo di antibiotici negli allevamenti, nella prima iniziativa normativa utile, un’ulteriore detrazione, in aggiunta a quelle già previste sull’imposta lorda sul reddito delle società (IRES), sulla quota di produzione certificata che non utilizza antibiotici (produzione antibiotic free) o, in alternativa, un credito di imposta specifico pari al valore degli investimenti infrastrutturali e strumentali svolti per produzione di alimenti di origine animale senza alcun ricorso all’utilizzo di antibiotici; e di assumere iniziative per prevedere il divieto all’importazione di alimenti di origine animale da quei Paesi extra Unione europea nei quali gli allevamenti ricorrono massicciamente ed impropriamente all’utilizzo di antibiotici, soprattutto se delle stesse classi usate per le terapie sull’uomo, ed in generale di carni o altri alimenti che contengano tracce di antibiotici.
Nella mozione del Partito Democratico si chiede al Governo di promuovere iniziative destinate ad incentivare l’uso responsabile degli antibiotici in commercio, limitandone l’utilizzo; di adottare iniziative per favorire un cambiamento culturale nella popolazione e nella comunità medica che determini un impiego appropriato degli antibiotici in modo da ridurne l’abuso e prolungarne il più possibile la vita; di promuovere incentivi finanziari per lo sviluppo di nuovi test diagnostici che possano evitare la somministrazione inutile di antibiotici e dotare gli ospedali di servizi di microbiologia permanente; di ostenere la formazione del personale sanitario e a rilanciare la ricerca e lo sviluppo di nuovi antimicrobici; di intensificare le modalità di promozione delle vaccinazioni; di mettere in campo iniziative di monitoraggio per garantire il benessere degli animali allevati e per ridurre l’utilizzo di antimicrobici, tutelando la salute umana; e di accelerare le procedure per la redazione del piano nazionale contro l’antibiotico resistenza e per l’obbligatorietà della ricetta elettronica del farmaco veterinario per effettuare controlli e monitoraggi sul consumo di antibiotici.
Nella mozione dei Conservatori e Riformisti si chiede al Governo di adottare ogni utile iniziativa per la riduzione del consumo degli antibiotici in ambito ospedaliero e domestico; di valutare l’opportunità dell’adozione di strumenti normativi per dare piena attuazione al documento strategico globale ed alle linee guida, predisposti dall’Organizzazione mondiale della sanità, per la riduzione dell’uso degli antibiotici; di istituire dei sistemi di monitoraggio per verificare la resistenza agli antibiotici ed intraprendere azioni efficaci; di rafforzare l’attuale sistema di farmacovigilanza; di predisporre una campagna di informazione istituzionale per spiegare ai cittadini ed utenti del Servizio sanitario nazionale l’importanza e la necessità di un corretto uso di antibiotici; di predisporre nuove linee guida e/o protocolli clinici per i medici riguardanti l’appropriatezza ed il corretto uso degli antibiotici; di promuovere un confezionamento di farmaci tale da prevedere l’introduzione di dosi unitarie o pacchetti personalizzati, al fine di evitare autoprescrizioni da parte dei cittadini; di assumere iniziative per incentivare la riduzione di utilizzo di antibiotici negli allevamenti di animali; di implementare gli attuali controlli e monitoraggi delle aziende zootecniche; e dirafforzare l’attività di vigilanza negli allevamenti per verificare le condizioni di vita e di salute degli animali.
Nella mozione di Sinistra Italiana si chiede al Governo di adottare, entro giugno 2017, in linea con le raccomandazioni del Consiglio dell’Unione europea del mese di giugno 2016, un piano d’azione nazionale contro la resistenza agli antimicrobici, in conformità con gli obiettivi del piano d’azione mondiale dell’Organizzazione mondiale della sanità, e ad assumere iniziative per implementare a tal fine le azioni di coordinamento tra le diverse nazioni; attivarsi affinché in tutte le regioni si istituiscano sistemi di sorveglianza sul fenomeno dell’antibiotico resistenza; di avviare, in coordinamento con le regioni, efficaci campagne informative e di sensibilizzazione dei cittadini, degli allevatori e dei professionisti coinvolti, volte a promuovere un uso corretto e responsabile dei farmaci antibiotici; di prevedere l’implementazione dei programmi di formazione dei veterinari e dei medici, con particolare riguardo ai medici di medicina generale, riguardo al miglioramento dell’appropriatezza prescrittiva di farmaci antibiotici e all’individuazione delle terapie più corrette e idonee; di assumere iniziative per stanziare adeguate risorse finanziarie per strutture di ricerca e concorsi volti allo studio di nuove molecole ad attività antibatterica, al fine di contrastare il fenomeno delle resistenze batteriche agli antibiotici, nonché per individuare nuove valide alternative terapeutiche a detti medicinali.
E ancora di considerare la sicurezza alimentare uno dei fattori decisivi nella lotta alla resistenza agli antibiotici, mettendo in atto tutte le iniziative utili al fine di incrementare e regolamentare maggiormente la trasparenza, i controlli e la sorveglianza su alimenti e mangimi; di assumere tutte le iniziative utili, anche attraverso lo stanziamento di risorse, al fine di favorire la ricerca biotecnologica volta all’individuazione di nuove tecniche e di marcatori biologici che consentano di rilevare la somministrazione di antibiotici o ormoni della crescita negli animali destinati al consumo umano, anche per limitare l’abuso o l’uso illecito dei medesimi; e di attivarsi in sede di Unione europea e in ambito nazionale, anche con opportune iniziative normative, al fine di incentivare il modello estensivo di allevamento e disincentivare il modello intensivo, e comunque per rivedere gli standard minimi e le caratteristiche degli allevamenti ai fini della loro autorizzazione all’esercizio, con particolare riguardo a quelli intensivi, per garantire maggior benessere e più adeguati ambienti di vita degli animali.
Nella mozione dei Civici e Innovatori si chiede al Governo di accelerare le azioni attuative degli indirizzi contenuti nella mozione n.?1-01055 e nelle mozioni abbinate di analogo oggetto approvate dalla Camera dei deputati nella seduta n.?552, in data 21 gennaio 2016; di porre particolare attenzione sulle azioni relative alla penetrazione culturale nell’intera popolazione del messaggio sul rischio correlato all’uso inadeguato di tali farmaci, per ridurre ogni tipo di pressione psicologica sui prescrittori che favorisca i comportamenti terapeutici inappropriati; di porre particolare attenzione ai sistemi di misurazione dei consumi di farmaci antimicrobici, all’individuazione delle cause che inducono difformità di consumi nelle varie realtà italiane, alle azioni di benchmark nei confronti delle realtà nazionali ed europee più virtuose e alle attività di monitoraggio del rischio e di potenziamento della copertura dell’attività dei presidi di diagnosi microbiologica; di potenziare le strutture di risk management nelle realtà sanitarie ospedaliere e aziendali, al fine di prevenire il circolo vizioso rappresentato dall’incremento delle infezioni nosocomiali resistenti; e di sostenere le attività di ricerca, con particolare attenzione a quelle di dimensione olistica, che propongono percorsi di studio integrati nelle diverse dimensioni della vita umana, animale e vegetale.
Nella mozione dell’Unione di Centro si chiede al Governo di adottare strumenti normativi efficaci per dare piena attuazione al documento strategico globale ed alle linee guida, predisposti dall’Organizzazione mondiale della sanità, per la riduzione dell’uso degli antibiotici; di promuovere iniziative destinate ad incentivare l’uso responsabile degli antibiotici in commercio attraverso una efficace campagna di informazione sulla importanza e sulla necessità di un corretto uso degli antibiotici; di intensificare la campagna di promozione delle vaccinazioni, così come previsto anche nella recente legge di bilancio 2017; di valutare attraverso una pluralità di iniziative come si possa ridurre il consumo degli antibiotici in ambito ospedaliero, rafforzando il sistema di farmacovigilanza; di assumere iniziative per incentivare la riduzione dell’uso degli antibiotici negli allevamenti di animali, implementando i controlli e il monitoraggio nelle aziende zootecniche; di incentivare la ricerca per lo sviluppo di nuovi antibiotici; e di romuovere, per quanto di competenza, un confezionamento di farmaci tale da prevedere l’introduzione di dosi unitarie o pacchetti personalizzati, per evitare inutili sprechi da parte dei cittadini.
Nella mozione di Forza Italia si chiede al Governo di finanziare con maggiori risorse le strutture pubbliche di ricerca, finalizzate allo studio di nuove molecole ad attività antibatterica o di associazioni di molecole già note, o di strategie terapeutiche innovative mirate al superamento dell’antibiotico-resistenza dei ceppi batterici causa di infezioni; di prevedere forme di sostegno per la ricerca in questo settore; di potenziare, nel campo della sicurezza alimentare, con il sostegno dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA), azioni volte a proteggere il consumatore dai rischi derivanti dall’utilizzo degli antibiotici nella filiera alimentare, attuando le migliori misure di controllo per ridurre i rischi di insorgenza della resistenza agli antimicrobici nella stessa catena alimentare; di promuovere le buone pratiche per il controllo delle infezioni ospedaliere al fine di migliorare le condizioni igieniche in tutti gli ambiti e a sottolineare presso il pubblico l’importanza delle misure di igiene personale, per evitare il diffondersi delle infezioni.
E ancora di promuovere la ricerca nel settore dei test rapidi che permettano di individuare la natura e l’origine delle infezioni, così da impiegare gli antibiotici solo quando effettivamente necessari e nel modo più mirato possibile; di a promuovere iniziative, anche attraverso il contributo dei medici e degli operatori sanitari, volte a responsabilizzare il cittadino sull’uso degli antibiotici e sui danni derivanti da un loro abuso; di promuovere iniziative, per quanto di competenza, affinché gli operatori sanitari migliorino la prevenzione ed il controllo delle infezioni, migliorino l’appropriatezza prescrittiva e prescrivano antibiotici solo quando è veramente necessario; e di adoperarsi affinché le istituzioni e l’industria del farmaco adottino misure per promuovere l’innovazione e la ricerca e regolamentino la cooperazione e la condivisione di informazioni tra tutti i soggetti interessati.
Infine, nella mozione del Nuovo Centro Destra si chiede al Governo di ssumere iniziative, avvalendosi anche dell’AIFA, per garantire sul territorio nazionale una capillare attività di informazione dei cittadini e di formazione del personale sanitario, al fine di migliorare l’appropriatezza prescrittiva, l’efficacia, l’efficienza e la sicurezza delle cure, promuovendo l’uso responsabile degli antibiotici e limitandone l’utilizzo; di adottare in tempi rapidi il piano nazionale per la prevenzione e il controllo della resistenza antimicrobica; di assumere tempestive iniziative – nell’ambito della generale politica della prevenzione sanitaria – anche mediante lo strumento dell’accordo Stato-regioni – affinché sia previsto che le regioni possano organizzarsi seguendo piani e programmi specifici per: garantire report periodici che documentino l’uso degli antibiotici, con finalità di controllo dell’antibiotico resistenza, monitorare il consumo di antibiotici in ambito ospedaliero e territoriale, promuovere la consapevolezza da parte della comunità nell’uso degli antibiotici, definire un programma di sorveglianza e controllo delle infezioni correlate all’assistenza; e di avviare ogni iniziativa volta a potenziare i controlli nell’ambito degli allevamenti degli animali, utilizzando, quale strumento necessario per garantire la tracciabilità dei medicinali utilizzati, la ricetta elettronica.
Giovanni Rodriquez – Quotidiano sanità – 25 gennaio 2017