Pioggia di emendamenti al decreto legge milleproroghe in Senato: sfiorano quota 1200 le proposte di modifica presentate da senatori di maggioranza e opposizione in commissione Affari costituzionali di Palazzo Madama, di cui 350 sono firmate Pd e 190 Ap. Un fascicolo che è però destinato ad assottigliarsi in modo significativo dopo il vaglio delle ammissibilità, in programma per l’inizio della prossima settimana.
Il governo – secondo quanto viene riferito – auspica un esame rigoroso, che faccia sopravvivere solo le proroghe termini e non allarghi l’esame ad altri interventi. Anche se, di fronte a temi di attualità, come l’emergenza terremoto, potrebbe essere consentita un’eccezione. Il pressing dei gruppi parlamentari, al quale si associa anche quello dei ministeri, è dovuto anche al fatto che in occasione dell’esame della manovra il Senato non ha toccato palla e dunque molte sono le richieste rimaste nel cassetto. A partire dalla cosiddetta norma De Luca, che permette ai presidenti di Regione di essere anche commissari straordinari alla sanità: c’è infatti chi, anche tra le forze di maggioranza, vorrebbe prendere tempo rinviando l’entrata in vigore della misura approvata durante l’esame della legge di Bilancio. In cima alle richieste spunta comunque l’emergenza terremoto: è necessario, spiegano infatti fonti parlamentari, facilitare la gestione della ricostruzione, e quindi anche trovare ulteriori finanziamenti.
Il Sole 24 Ore – 22 gennaio 2017