Congedo obbligatorio più lungo per i lavoratori padri dipendenti, premio alla nascita di 800 euro, buono per il nido pari a mille euro l’anno, rifinanziamento del voucher per i servizi di baby sitting. Sono queste le misure principali a sostegno della condivisione della responsabilità genitoriale e per incentivare la natalità contenute all’interno della Legge di Bilancio in vigore dal 1° gennaio 2017.
Per i padri lavoratori dipendenti la manovra reca, in particolare, la proroga agli anni 2017 e 2018 del congedo obbligatorio di due giorni da fruire entro i cinque mesi dalla nascita del figlio. I giorni di congedo obbligatorio raddoppiano nel 2018 passando da due a quattro, fruibili anche in modo non continuativo. La misura, come noto, era stata introdotta in via sperimentale per gli anni 2013, 2014 e 2015 dall’articolo 4, comma 24, lettera a), della legge 28 giugno 2012, n. 92, e per l’anno 2016, dall’articolo 1, comma 205, della legge 28 dicembre 2015, n. 208. Per l’anno 2018 il padre lavoratore dipendente potrà inoltre astenersi per un periodo ulteriore di un giorno previo accordo con la madre e in sua sostituzione in relazione al periodo di astensione obbligatoria spettante a quest’ultima. In totale, pertanto, nel 2018 i giorni di assenza del padre in relazione alla nascita del figlio saranno quattro elevabili a cinque previo accordo con la madre. Non è stata, invece, riproposta nella legge di bilancio la facoltà, prevista sino allo scorso anno, per il padre di usufruire di ulteriori due giorni di congedo, anche non continuativi, mediante scomputo dei medesimi dal periodo di astensione obbligatoria della madre ed in base ad un accordo con quest’ultima (congedo facoltativo).
Alla misura di sostegno alla genitorialità è abbinata anche la proroga nel 2017 e nel 2018 delle norme già stabilite, in via sperimentale, per gli anni 2013-2016, relative alla possibilità, per la madre lavoratrice dipendente o titolare di un rapporto di collaborazione coordinata e continuativa, di richiedere, in sostituzione, anche parziale, del congedo parentale, un voucher da impiegare per il servizio di baby-sitting o per i servizi per l’infanzia. L’estensione del voucher riguarderà anche le lavoratrici autonome che, come noto, solo da quest’anno hanno goduto del beneficio.
Premio alla nascita
Oltre a queste misure la legge di bilancio reca l’introduzione, a partire dal 1° gennaio 2017, di un premio una tantum pari a 800 euro alla nascita o all’adozione del bambino, senza soglie di reddito, al compimento del settimo mese di gravidanza o all’atto di adozione. La corresponsione del premio sarà demandata all’ INPS, su domanda della futura madre e non concorrerà alla formazione del reddito ai fini Irpef.
Buono Nido di mille euro
Altra misura confermata nella Bilancio dal 1° gennaio 2017 la legge di Bilancio riserva ai genitori un buono di mille euro su base annua, parametrato su undici mensilità, per il pagamento di rette relative alla frequenza di asili nido pubblici e privati per i bimbi nati dal 2016 in poi. Il buono, che potrà essere percepito per un massimo di un triennio visto che si riferisce alla platea dei bimbi tra gli 0 e 3 anni, sarà corrisposto dall’INPS al genitore richiedente, previa presentazione di idonea documentazione attestante l’iscrizione a strutture pubbliche o private. Per i bimbi che non possono frequentare l’asilo si prevede comunque l’introduzione di forme di supporto presso la propria abitazione in favore dei bambini al di sotto dei tre anni, affetti da gravi patologie croniche. Confermata la non cumulabilità del buono nido con il voucher per i servizi di baby-sitting, misura anch’essa prorogata per il prossimo anno dopo l’esaurimento dei fondi nel 2016, nè con la detrazione fiscale del 19% sul totale delle spese annue documentate di iscrizione in asili nido sostenute dai genitori fino ad un massimo di 632 euro (con una detrazione massima pari a 120 euro per ciascuna dichiarazione dei redditi nel triennio di usufruibilità del beneficio) come prevista inizialmente dall’art. 1, co. 335 della legge finanziaria 2006, successivamente prorogata con riferimento ai successivi periodi di imposta.
Sostegno alla Natalità
Chiudono le disposizioni a sostegno della genitorialità il ripristino presso la Presidenza del Consiglio dei ministri del fondo rotativo, denominato «Fondo di sostegno alla natalità» volto a favorire l’accesso al credito delle famiglie con uno o più figli, nati o adottati, dal 1° gennaio 2017 mediante il rilascio di garanzie dirette, anche fideiussorie, alle banche e agli intermediari finanziari. Il fondo che era stato soppresso nel 2013 dal Governo Letta consentirà di finanziare qualsiasi tipo di spesa chiesta dalle famiglie in condizioni di bisogno ed essere restituito in un periodo massimo di cinque anni. La dotazione del Fondo di sostegno alla natalità è pari a 14 milioni di euro per l’anno 2017, 24 milioni di euro per l’anno 2018, 23 milioni di euro per l’anno 2019, 13 milioni di euro per l’anno 2020 e 6 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2021. Con decreto del Ministro con delega in materia di politiche per la famiglia, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, da adottare entro 90 giorni dall’entrata in vigore della legge di bilancio saranno stabiliti i criteri e le modalità di organizzazione e di funzionamento del Fondo, di rilascio e di operatività delle garanzie.
www.pensionioggi.it – 3 gennaio 2017