Il logo nuovo con la scritta «Ulss 3 Serenissima» e la bandiera del Veneto campeggia già sul totem all’ingresso della sede di via don Tosatto: «Gli altri li aggiorneremo dopo le vacanze». Quanto ai «faccioni» dei direttori che il governatore Luca Zaia vuole all’ingresso di ogni ospedale con numeri e mail, non c’è problema: «Io la faccia l’ho sempre messa, quando giro per gli ospedali la gente mi ferma – aggiunge Giuseppe Dal Ben, direttore generale della nuova azienda sanitaria che accorpa Venezia, Mirano-Dolo e Chioggia – E, lasciatemelo dire, non solo per criticarci: a volte ci fanno i complimenti».
Addio 12, 13 e 14, che ora si chiamano «distretti»: la nuova Usl 3, con 2347 posti letto in ospedale e 7681 dipendenti, è nata ufficialmente l’1 gennaio, ma di fatto ieri, primo giorno lavorativo. Una rivoluzione un po’ meno «rivoluzionaria» a Venezia, dove Dal Ben già gestiva le tre Usl: «Non toccheremo niente – assicura il dg – i servizi restano uguali, sia negli ospedali che sul territorio, ma saranno più efficienti: passi piccoli, ma frequenti».
Ma i primi cambiamenti ci sono, eccome. Intanto, la direzione strategica: ad affiancare Dal Ben ci saranno i suoi colleghi direttori «veneziani», cioè Rita Finotto (sanitario, sostituita ad interim dal direttore dell’Ospedale dell’Angelo Onofrio Lamanna), Flavio Perina (amministrativo) e Gianfranco Pozzobon (servizi socio-sanitari). Gli altri 4 direttori sono decaduti e Livio Dalla Barba, ormai ex direttore sanitario dell’Usl 13, torna alla guida degli ospedali di Mirano e Dolo. Sono stati già unificati anche i dipartimenti di Prevenzione e Salute mentale e il Sert, anch’essi guidati dagli attuali direttori dell’Usl 12: Luca Gino Sbrogiò, Andrea Angelozzi e Alessandro Pani. «Veneziani» sono praticamente tutti i dirigenti dei nuovi uffici accorpati dell’area amministrativa, tranne uno. «Ma non scrivete che Venezia ha “conquistato” gli altri – replica Dal Ben – è stato fatto un coordinamento dell’area amministrativa». Nascono un unico Urp, un unico ufficio stampa, un unico protocollo. Il nuovo sito internet, da cui per ora sarà possibile accedere a tutti quelli «locali» delle precedenti Usl, sarà www.aulss3.veneto.it.
La vera novità sarà però quella del Cup, il centro prenotazioni: d’ora in poi per un veneziano non sarà più un problema andare a Mirano o Chioggia, se lì l’esame te lo danno prima, e viceversa: ora non si è più un paziente «fuori Usl» e si spera che a più scelta corrispondano anche meno attese. In realtà in questa prima fase si stanno integrando i sistemi, che sono diversi e gestiti da diverse società, con l’obiettivo di arrivare a un unico gestionale informatico. «Ma si potrà chiedere all’operatore di verificare altre strutture fuori dalla propria area – dice Dal Ben – Pronto soccorso e liste d’attesa sono le priorità che ci sono state date: vogliamo dare tempi più veloci».
Proprio questi accorpamenti daranno i primi risparmi («una stima potremo darla solo con il bilancio di previsione»), ma si spera poi di sfruttare anche le economie di scala e le mobilità per un servizio migliore: «Man mano che i contratti di appalto andranno in scadenza verranno fatti nuovi bandi unici», spiega Perina. Tante però le sfide aperte: dai contratti degli infermieri (per ora ci sono 6-9 mesi di proroga, nel frattempo verrà discusso l’integrativo unico) alla divisione con i Comuni del sociale (che viene gestito dal Comune di Venezia per buona parte, delegato invece dagli altri Comuni), fino ai reparti. «Per ora non sono previsti dei maxi-primari – spiega però il dg – avvieremo dei percorsi di collaborazione, poi decideremo con l’atto aziendale. Si dovrà lavorare per almeno tre anni per rendere i servizi migliori, ma i vantaggi si vedranno».
Alberto Zorzi – Il Corriere del Veneto – 3 gennaio 2016