Questa mattina, alla prima spesa del 2017, potrà già fare il suo debutto uno dei molti cambiamenti del nuovo anno: sul latte UHT (quello a lunga conservazione), così come su yogurt e latticini (e, in generale, nei prodotti lattiero-caseari) è infatti obbligatoria da ieri la nuova etichetta in cui vanno dichiarati il Paese di mungitura del latte, il Paese di «condizionamento» e quello di «trasformazione».
È stato in realtà concesso di smaltire le scorte delle vecchie etichette, prive di queste informazioni, ma via via i produttori nostrani si stanno adeguando al nuovo regime. Che dispone anche di specificare se il latte proviene da Paesi Ue o non Ue e, analogamente, se le lavorazioni non sono avvenute in Italia.
L’etichetta di latte e formaggi è solo una delle molte novità che sono in vigore dalla mezzanotte di ieri: le più importanti – 70 in tutto – sono riassunte in queste due pagine, insieme alla norma che le ha introdotte. Sono tutte innovazioni pienamente operative: non hanno bisogno, cioè, di alcun provvedimento di attuazione. Altri temi importanti del 2017 – quali l’anticipo pensionistico Ape o alcuni dei bonus disposti dalla legge di Bilancio – dipendono invece dall’emanazione di decreti ministeriali o regolamenti, oppure dal benestare dell’Unione europea, come riferiamo nell’articolo alla pagina successiva. Va tuttavia tenuto presente che anche per qualcuna delle novità a effetto immediato è stato espressamente previsto (oppure è facile immaginare) un periodo di rodaggio. Così sarà per il registro telematico nel settore vitivinicolo o per la detrazione accordata dal Fisco ai lavori antisismici su prime e seconde case: la detrazione, così come le conferme del 50% e del 65%, è operativa – si possono avviare i lavori, quindi – ma per la corretta attribuzione delle classi di rischio sismico, necessaria per capire la percentuale dello sconto in dichiarazione dei redditi, serve un decreto del ministero delle Infrastrutture, atteso in febbraio.
Per le bollette di acqua, luce e gas, invece, sono in vigore già da ieri una serie di novità che mirano a una maggiore tutela dei consumatori e trasparenza dei gestori (quasi una compensazione degli aumenti scattati sempre da ieri, dello 0,9% per l’elettricità e del 4,5% per il metano). Ma per cercare convenienza è ora attivabile il contratto di Tutela Simile, che deve consentire al contraente di sperimentare il mercato libero in materia di energia elettrica e quindi offre la possibilità di sottoscrivere un contratto “di prova” per un anno, non rinnovabile, al termine del quale si potrà decidere se restare con lo stesso fornitore o aderire a una differente offerta sempre in regime di mercato libero oppure ancora rientrare nel servizio di Maggior Tutela.
Anche nelle fatturazioni di luce e gas hanno debuttato da ieri le disposizioni dell’Autorità del settore, che impongono di rispettare la periodicità nell’emissione e di incentivare le modalità di autolettura. Ancora in materia di consumi di massa, va ricordato che la legge di Bilancio da poco approvata ha anche disposto la riduzione del canone Rai da 100 a 90 euro annuali, sempre con le modalità di pagamento tramite bolletta che sono state sperimentate per la prima volta nel 2016. E proprio il picco del gettito dovuto alla nuova modalità di riscossione è all’origine della riduzione di importo disposta dalla legge 232 dell’11 dicembre scorso.
Naturalmente non saranno solo le 70 novità citate in queste pagine a caratterizzare l’anno appena iniziato: vi sono disposizioni già compiute o anche già avviate nei mesi scorsi e per le quali è facile immaginare una vasta popolarità: la possibilità di rottamare le cartelle esattoriali e le multe, ad esempio, già operante in base al decreto legge 193 dell’autunno scorso; oppure, sempre in tema di cartelle, la soppressione dal prossimo luglio di Equitalia, disposta dallo stesso decreto.
Il 2017 sarà poi il banco di prova delle semplificazioni (o complicazioni) fiscali, del regime di cassa per le imprese in contabilità semplificata, della nuova Iri (imposta sul reddito d’impresa), dell’aliquota ridotta al 24% per l’Ires. E sarà anche un anno importante per la giustizia e l’avvocatura: si comincia da oggi con il debutto operativo del processo telematico nella giustizia amministrativa – ne riferiamo a pagina 6 – e si annunciano per l’autunno parecchie novità, a partire dall’obbligo per gli avvocati, entro l’11 ottobre, di stipulare polizze di assicurazione per la responsabilità professionale adeguati alle condizioni e ai massimali indicati nel decreto del ministro della Giustizia del 22 settembre 2016. Le polizze devono coprire tutti i danni che l’avvocato dovesse causare colposamente a terzi nello svolgimento dell’attività professionale e la responsabilità dello studio titolare della polizza anche per i fatti colposi o dolosi commessi da collaboratori, praticanti, dipendenti, sostituti processuali.
Il Sole 24 Ore – 2 gennaio 2017