di Luciano Fassari, Quotidiano sanità L’analisi si basa sui dati Ocse del 2020 calcolati in dollari e perequati per potere d’acquisto. Per i medici e gli infermieri italiani si conferma un quadro molto negativo con stipendi decisamente più bassi di quelli dei colleghi degli altri Paesi, sia europei che d’oltreoceano. La media di un medico italiano è di 110 mila dollari e quella di un infermiere di 39 mila. Cifre nettamente inferiori a quelle percepite nella maggior parte dei paesi europei, negli Usa ma anche in paesi come la Corea del Sud e il Cile. Ecco tutti i dati Paese per Paese.
Gli stipendi dei medici e degli infermieri italiani sono tra i più bassi in confronto ai principali europei e dell’area Ocse. Se ne parla da tempo e anche il Ministro della Salute, Orazio Schillaci nelle sue prime uscite ha denunciato il fenomeno e ha annunciato iniziative per far crescere i salari. E andando a vedere i numeri più aggiornati forniti proprio dall’Ocse nel suo portale Health statistics e riferiti all’anno 2020 (in dollari) il quadro che emerge conferma come i nostri professionisti (nelle statistiche Ocse sono presenti i dati solo di medici e infermieri ndr.), a parità di potere d’acquisto, guadagnano meno di molti nostri partner europei e mondiali.
Ma partiamo dai medici. In Italia la stima Ocse vede i nostri medici guadagnare in media 110 mila dollari. Un dato del 70% inferiore ai colleghi tedeschi che ne guadagnano 187 mila, addirittura il 72% in meno degli olandesi (190 mila dollari), il 41% in meno dei britannici (155 mila dollari), il 27% in meno dei belgi (140 mila) e l’8% in meno dei francesi (il confronto in questo caso va fatto sul 2019 in quanto non sono presenti i dati dei transalpini del 2020). Simili invece gli stipendi dei medici spagnoli mentre il confronto va a favore dei camici bianchi italiani se guardiamo per esempio la Grecia (60 mila dollari) e l’Ungheria (68 mila dollari).
Ma anche uscendo fuori dalla Ue il bilancio è sempre magro. In Cile per esempio i medici guadagnano 136 mila dollari, in Corea del Sud 195 mila dollari, in Nuova Zelanda 132 mila dollari.
Spostando l’obiettivo sugli infermieri i dati sono però ancora peggiori. In Italia lo stipendio medio del 2020 (sempre a parità di potere d’acquisto e in dollari) è di circa 39 mila dollari numeri ben distanti dagli 87 mila dollari che percepiscono gli infermieri belgi e dagli 81 mila dollari di quelli statunitensi. Ma i numeri sono più bassi del 51% anche se riferiti ai tedeschi (59 mila dollari nel 2018 ultimo dato presente), agli spagnoli che percepiscono 56 mila dollari e ai britannici (48 mila dollari). Facciamo meglio di Grecia e Ungheria ma in questo caso la forbice è molto stretta.
Insomma, i numeri, seppur con tutte le difficoltà di confronto che anche l’Ocse sottolinea, ci consegnano una fotografia reale di come il lavoro in sanità in Italia sia sottopagato.
Luciano Fassari