Alla vigilia della scadenza del provvedimento sullo stop all’obbligo di indossare le mascherine anti-Covid è arrivata la proroga dal Ministro della Salute, Roberto Speranza. Il ministro ha firmato l’ordinanza che proroga fino al 31 ottobre l’obbligo di indossare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie nelle strutture sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali, incluse le strutture di ospitalità e lungodegenza, le residenze sanitarie assistite (Rsa), gli hospice, le strutture riabilitative e quelle residenziali per anziani, anche non autosufficienti. Nessuna proroga invece per le mascherine sui mezzi di trasporto, dunque l’obbligo di Ffp2 su treni, metropolitane e autobus decade a partire da sabato primo ottobre.
Dal report emerge un incremento dell’incidenza settimanale a livello nazionale dei casi Covid: 325 ogni 100.000 abitanti contro i 215 ogni 100.000 abitanti della scorsa settimana. Rispetto alla settimana precedente, nel periodo che va dal 7 al 20 settembre l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,00 (range 0,86-1,26), quindi in aumento in confronto agli ultimi dati e pari al valore soglia. Resta sotto il valore epidemico l’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero, anche questo però risulta in aumento. Stabile all’1,4% il tasso di occupazione in terapia intensiva rispetto la settimana precedente. In rialzo, invece, il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale, pari al 6,0% rispetto lo scorso 5,3%. Attraverso l’attività di tracciamento dei contatti, la percentuale risulta stabile rispetto la settimana precedente (11%), mentre diminuisce quella dei casi diagnosticati attraverso l’attività di screening – 35% rispetto il precedente 36% -, e aumenta quella dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi – 54% rispetto il 53% dell’ultima rilevazione.
Anche le analisi del matematico Giovanni Sebastiani, del Consiglio Nazionale delle Ricerche, indicano che i casi di Covid in Italia sono entrati in una fase di crescita accelerata e la curva dei ricoveri nei reparti ordinari ha ripreso a salire. La crescita accelerata dei casi, precisa, si rileva in 102 delle 107 province italiane, con valori dell’incidenza che, per 42 di esse, negli ultimi sette giorni sono aumentati di almeno il 50%. Per quanto riguarda i ricoveri invece, sottolinea, «si prevede che anche la curva dell’occupazione delle terapie intensive termini la fase di decrescita entro 7-10 giorni». Il dato negativo, è la previsione del matematico, è che «ci si aspetta un ulteriore contributo non trascurabile alla diffusione del virus dall’imminente fine dell’obbligo di indossare la mascherina all’interno dei mezzi pubblici». Consiglia fortemente la co-vaccinazione l’infettivologo Massimo Andreoni: «Non ci sono controindicazioni; anzi, è stato dimostrato – afferma – che la vaccinazione con due vaccini contemporaneamente stimola meglio il sistema immunitario». «Le misure di contenimento stanno scomparendo e c’è una evidente stanchezza rispetto alla campagna vaccinale per la quarta dose con i vaccini bivalenti – rimarca Andreoni – Sull’importanza di portare le mascherine, continuiamo a fare un richiamo alle autorità affinché considerino gli eventi epidemici per decidere e non il calendario. Non rimane che richiamare tutti ad un senso di responsabilità nel proteggere se stessi e gli altri usando la mascherina quando c’è un rischio affollamento».
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