Repubblica. Sindacati pronti di nuovo a mobilitarsi, in assenza di risposte dal nuovo governo sulla crisi che morde. Lo dice già il leader della Cgil Maurizio Landini che intanto chiede di «allungare di molto le scadenze delle bollette per le famiglie». Le imprese al momentosono più caute: ma anche il loro elenco di richieste si allunga. Il nuovo governo non c’è ancora, ma le parti sociali sembrano aver rinunciato già in partenza alla luna di miele, i 100 giorni di tregua riservati ai neo eletti. La crisi morde e i tempi sono strettissimi: per il decreto Aiuti, per la manovra, per mettere in sicurezza l’Italia.
Lo ha fatto capire sabato l’assemblea di Coldiretti alla leader di FdI Giorgia Meloni, che non a caso ha rassicurato: «Non faremo da soli, coinvolgeremo i corpi intermedi ». Dovrà essere così con i costruttori dell’Ance che chiedono di allungare di sei mesi i tempi del Superbonus, rallentato dalla stretta sulla cessione dei crediti. Con Confedilizia, disposta a ragionare sul riordino dei bonus edilizi, purchésiano prorogati per un tempo lungo e non si tocchi il catasto. Con tutte le associazioni del commercio e degli esercenti che attendono aiuti, moratorie sui tavolini all’esterno e l’Iva più leggera per rilanciare gli acquisti. Presto si aggiungerà anche Confindustria alle prese con i super costi energetici delle aziende manifatturiere, spiazzate dalla concorrenza della Germania che aiuta le sue con una manovra da 200 miliardi. Il presidente degli industriali Carlo Bonomi tornerà presto a chiedere 16 miliardi di taglio del cuneo fiscale, già negato da Draghi per quell’entità. M eloni l’ha promesso, senza mai spiegarne l’ampiezza.
Dopo il silenzio pre-elettorale, i sindacati sono pronti a riprendersi la voce. Sabato la Cgil sarà in corteo a Roma da piazza Esedra a piazza del Popolo per chiedere salari più alti e tasse più basse per chi non ce la fa, stop alla precarietà e agli stipendi da fame, più sicurezza sui luoghi di lavoro. «Non faremo un’opposizione pregiudiziale al nuovo governo», dice il segretario della Cgil Maurizio Landini aMezz’ora in più su Raitre . «Ci confronteremo nel merito, faremo le nostre proposte su ogni tema. Ma senza risposte, sarà di nuovo mobilitazione ». Come un anno fa, a dicembre, quando fu sciopero generalecontro la riforma fiscale diDraghi, assieme alla Uil.
«C’è un problema di come alzare i salari, la risposta non può essere la flat tax», dice Landini. «L’emergenza non è cambiare la Costituzione, ma ricostruire l’unità sociale. Il 40% degli italiani – 17 milioni – non ha votato, al Sud uno su due: è allarme democratico». Domenica 9 ottobre le porte della sede nazionale della Cgil a Roma saranno aperte: «È l’anniversario dell’assalto squadrista e fascista di un anno fa, rimetteremo i quadri tolti, riapriremo le Camere del Lavoro come luogo di confronto contro le disuguaglianze».
La settimana dopo si esprimerà la Uil, riunita a Bologna dal 13 al 15 ottobre per il congresso nazionale che dovrebbe riconfermare Pierpaolo Bombardieri alla guida. E poi insieme – Cgil, Cisl e Uil – si troveranno di nuovo in piazza il 22 ottobre per la salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. Il 29 ottobre per la sanità pubblica. Il leader Cisl Luigi Sbarra ha già chiesto al governo che verrà di «abolire lo scalone Fornero a fine anno». L’autunnoè appena iniziato.