La vicenda listeriosi nei wurstel, corredata dalle evidenze epidemiologiche disponibili al momento, richiama l’attenzione sulle differenti strategie che il risk manager ha a disposizione per prevenire esposizioni alimentari inaccettabili. Il primo è basato sul ritiro dal commercio dei lotti incriminati. In questo caso, la ditta si fa parte diligente per ritirare il prodotto dai punti di vendita. Il secondo, più radicale, riguarda il richiamo dei prodotti e riguarda anche la fase post acquisto. In tale caso tramite avvisi divulgati anche attraverso i mass media, il consumatore viene informato sui lotti contaminati, che, se già acquistati, vanno restituiti al punto vendita. In questo caso la mitigazione del rischio arriva fino al frigorifero di casa.
Il richiamo dal commercio recentemente è stato applicato dalle autorità sanitarie competenti per la pizza surgelata contaminata da E. Coli verotossigeni, e per i prodotti a base di cioccolato contaminati da Salmonella. Date le caratteristiche di patogenicità della Listeria, in una ottica anche di principio di precauzione, e alla luce di un outbreak prolungato nel tempo, è importante conoscere i criteri scientifici e gestionali che portano a considerare il ritiro piuttosto che il richiamo del prodotto come misura primaria di gestione del rischio.
A cura redazione Sivemp Veneto
29 settembre 2022