Sale a 780 il numero di casi di vaiolo delle scimmie notificati all’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) in 27 Paesi in 4 continenti. Si tratta di 523 casi in più rispetto alla rilevazione della settimana scorsa. Quasi il 90% dei casi (688) sono stati registrati in Europa: 207 nel Regno Unito, 156 in Spagna, 138 in Portogallo, 57 in Germania, 33 in Francia, 31 in Olanda, 20 in Italia.
Al di fuori dell’area europea, il maggior numero di casi (58) è stato registrato in Canada.
“La maggior parte dei casi segnalati finora è emersa da servizi di salute sessuale o altri servizi in strutture sanitarie primarie o secondarie e ha coinvolto principalmente, ma non esclusivamente, uomini che hanno rapporti sessuali con uomini (MSM)”, spiega l’Oms.
“Le indagini epidemiologiche sono in corso”, continua l’Organizzazione Mondiale della Sanità. Al momento, l’ipotesi più probabile sull’origine dell’epidemia è che ci sia “stata una trasmissione non rilevata per un periodo di tempo sconosciuto seguita da eventi di amplificazione più recenti”.
Vaiolo delle scimmie, registrato il primo caso nel Padovano: è un medico specializzando 25enne
Il vaiolo delle scimmie è a Padova: un paziente è ricoverato con questo tipo di infezione. È il primo caso accertato di Monkeypox MPX, ossia del vaiolo delle scimmie. Il paziente è ricoverato all’ospedale di Padova. A rendere nota la notizia del primo caso di vaiolo delle scimmie è la stessa Azienda Ospedale Università Padova che nella serata di oggi, lunedì 6 giugno, conferma il ricovero di un giovane paziente con sintomatologia compatibile con il vaiolo delle scimmie, (Monkeypox MPX). La certezza è arrivata dagli esami di approfondimento hanno poi confermato la diagnosi. Il caso è stato segnalato alle strutture preposte, per l’opportuno tracciamento di eventuali altre positività.