Allarme Covid della Casa Bianca: «Nuova ondata in autunno». Dagli Usa 22,5 miliardi di dollari in vista dell’impennata autunnale di contagi. «Il piano anti-pandemico degli Stati Uniti conferma le evidenze scientifiche e l’allarme in Cina: il virus non è sconfitto, l’emergenza non è finita», spiega alla Stampa.it il professor Roberto Cauda, direttore dell’Unità operativa complessa di Malattie Infettive del Policlinico Gemelli, revisore scientifico dei parametri Covid del governo e consigliere scientifico dell’Agenzia europea del farmaco.
E aggiunge l’infettivologo: «Il colpo di coda del Sars-Cov-2 non può essere sottovalutato, soprattutto in presenza di miliardi di persone non ancora vaccinate. Più il virus circola tra la popolazione e più alta è la possibilità di nuove varianti ad elevata trasmissibilità». Quindi «sarebbe un grave errore in Italia abbassare la guardia e abbandonarsi ad un irresponsabile “liberti tutti” mentre il Covid blocca intere aree della Cina e gli Usa si attrezzano in autunno per l’ondata più grave della pandemia», avverte il professor Roberto Cauda.
Pianificazione
La Casa Bianca, riferisce il New York Times, mette in guardia da un’impennata autunnale delle infezioni e pianifica come fornire i vaccini in una situazione di nuova emergenza Covid. L’ amministrazione Usa ha chiesto al Congresso 22,5 miliardi di dollari in aiuti di emergenza per continuare a rispondere alla pandemia. La Casa Bianca sta intensificando i suoi avvertimenti su un’ondata di coronavirus nei prossimi autunno e inverno. E sta preparando interventi di emergenza per vaccinare la popolazione. Gli aiuti Covid rientreranno nel pacchetto di stanziamenti per la Crisi in Ucraina. L’amministrazione Biden si sta preparando alla possibilità che 100 milioni di americani (circa il 30% della popolazione) si infettino con il coronavirus i prossimi autunno e inverno. Un’infezione di massa superiore a quella provocata negli Usa lo scorso inverno dalla variante Omicron . La previsione della Casa Bianca si basa su una serie di modelli esterni. E presuppone che un virus in rapida evoluzione della famiglia Omicron (non una nuova variante) si diffonda attraverso una popolazione con immunità calante contro l’infezione. La cifra di 100 milioni presuppone anche una mancanza di risorse federali qualora il Congresso non approvasse lo stanziamento di maggiori risorse per test, terapie e vaccini e che molte persone vaccinate e precedentemente infettate si infettino di nuovo.
Se questo scenario dovesse verificarsi, l’obiettivo dell’amministrazione è quello di prevenire un picco di ricoveri e morti. Uno strumento che potrebbe essere utilizzato sarebbe quello di ripristinare l’obbligo delle maschere. Un rapporto della scorsa settimana dei Centers for Disease Control and Prevention ha certificato che il 60% degli americani, compreso il 75% dei bambini, è stato infettato dal coronavirus entro febbraio. E che la variante Omicron è responsabile di gran parte dei contagi. La prossima ondata di coronavirus negli Stati Uniti inizierà quest’estate nel sud, con un numero significativo di infezioni quando la gente si sposta all’interno per sfuggire al caldo. In autunno il Sars-Cov- 2 comincerà a diffondersi in tutto il resto del paese, in particolare al nord, anche se la salita dei casi non sarà così ripida.