“É una seduta di Commissione destinata a rappresentare uno degli appuntamenti cruciali di tutta questa legislatura. Lo è perché può e deve segnare un bivio nelle politiche sanitarie di questa Regione, fino ad oggi troppo improntate al risparmio e alla logica emergenziale. Riteniamo proprio per questo che la seduta, arricchita dalle audizioni delle categorie, debba essere aperta e resa pubblica”. La richiesta è del gruppo consiliare del PD Veneto per voce di Anna Maria Bigon e Francesca Zottis, vice presente e componente della Commissione Politiche Sociosanitarie, alla vigilia della seduta che dovrà discutere gli emendamenti al provvedimento ordinamentale sulla sanità presentati la scorsa settimana dalla Giunta e rinviati in commissione dopo le contestazioni delle opposizioni.
“Di fatto si tratta della prosecuzione di un confronto che si è generato in Consiglio, pubblicamente. Dunque buon senso e logica vogliono che si prosegua con questa modalità, quanto mai opportuna. La stessa cosa accadde in occasione del dibattito sulla seconda ondata della pandemia. I precedenti ci sono e sarebbe grave un eventuale trincerarsi di qualcuno dietro le maglie del regolamento”.
Secondo Bigon e Zottis “proprio perché la Giunta ha voluto cogliere l’occasione dell’ordinamentale per inserire emendamenti che di fatto sono vere e proprie proposte di legge, tanto vale andare fino in fondo. Toccando anche un nodo che da anni vede il Veneto, come denunciano le categorie, giocare al risparmio rispetto ad altre importanti Regioni e anche rispetto alle possibilità di spesa previste dal Decreto Calabria. Fare i provvedimenti – concludono – non basta: servono soldi e investimenti. Un confronto a viso aperto, a carte scoperte, pubblico, è dunque doveroso”.