da vet33. L’infezione da virus del Nilo occidentale (WNV) è una zoonosi, endemica in Europa, trasmessa dalle zanzare. Il virus viene diffuso tra gli uccelli attraverso la puntura di zanzare e può infettare anche gli esseri umani (per i quali nell’80% dei casi è asintomatico) e altri mammiferi. La febbre del Nilo occidentale (WNF) è la presentazione clinica più comune. I casi di infezione da WNV dovrebbero essere notificati al Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) secondo la definizione di caso dell’UE delineata nella decisione (UE) 2018/945/2018/CE.
E proprio dall’ECDC arriva l’aggiornamento sulla situazione epidemiologica attuale, realizzato sulla base dei report forniti dall’Unione europea (UE), dallo Spazio economico europeo (SEE) e dai paesi limitrofi dell’UE. Ne emerge che sono stati segnalati 164 casi umani di infezione da virus del Nilo occidentale nel 2021, di cui 159 acquisiti localmente e cinque legati ai viaggi. Scendendo più nello specifico, i paesi dell’UE/SEE hanno segnalato 139 casi umani di infezione da WNV acquisiti localmente con luogo noto dell’infezione, inclusi 10 decessi. I casi sono stati denunciati da Grecia (57), Italia (55), Ungheria (7), Romania (7), Spagna (6), Germania (4) e Austria (3). La Grecia ha dichiarato due ulteriori casi umani acquisiti localmente con luogo di infezione sconosciuto a livello NUTS3. I decessi sono stati segnalati da Grecia (8), Romania (1) e Spagna (1). I cinque casi di infezione legati ai viaggi (peraltro senza decessi), sono associati a Stati Uniti (3), Mayotte (1) e Cipro (1). I paesi limitrofi dell’UE hanno segnalato 18 casi umani di infezione da WNV, inclusi tre decessi; tutti sono stati segnalati dalla Serbia.
Quanto alle tempistiche stagionali, il primo caso è stato notificato dall’Italia nella settimana 26 (dal 26 giugno al 4 luglio), con insorgenza della malattia nella settimana 24 (dal 14 al 20 giugno). L’ultimo caso è stato segnalato dalla Grecia nella settimana 45 (dall’8 al 14 novembre), con insorgenza della malattia nella settimana 43 (dal 25 al 31 ottobre).
Focolai animali
In ambito veterinario, i dati sono raccolti attraverso l’Animal Disease Information System (ADIS) della Commissione Europea e i rapporti sulla distribuzione dei focolai di WNV tra equidi e uccelli riguardano solo i paesi dell’UE/SEE. Sulla base delle evidenze dichiarate è emerso che nel 2021, durante la stagione di trasmissione, sono stati sette i paesi UE/SEE che hanno segnalato dei focolai. In totale si tratta di 43 casi tra gli equidi: 16 in Germania, 11 in Spagna, 6 in Italia, 4 in Portogallo, 3 in Ungheria, 2 in Francia e 1 in Grecia. Segnalati pure otto focolai tra i volatili da Spagna (7) e Slovenia (1).