“Mandare adesso gli ispettori negli ospedali veneti è come chiudere la stalla dopo che i buoi sono scappati: è troppo tardi”. Così il Portavoce dell’Opposizione in Consiglio regionale Arturo Lorenzoni sulle verifiche, annunciate dall’assessore Manuela Lanzarin, inerenti il personale sanitario assunto dalle cooperative. “Vero che mancano i medici, soprattutto quelli giovani – prosegue il Portavoce – ma è altrettanto vero che da anni la sanità veneta vede un’irreversibile fuga di professionisti sanitari, con competenze elevatissime, verso il settore privato. Chi amministra il Veneto da oltre quattro lustri deve rispondere del fatto che oggi ci sono reparti senza personale”.
“Come ci si può sorprendere ora quando i bandi vanno deserti da anni?” Si chiede il Lorenzoni che continua: “Possibile che nessuno, nemmeno i direttori generali, si siano fatti delle domande in questo senso? Affidarsi alle cooperative esterne è una scelta precisa. Ora, però, tutti i nodi vengono al pettine: l’amministrazione regionale è tenuta a darne conto. Il buon funzionamento di un qualsiasi reparto di una struttura ospedaliera dipende dall’affiatamento e dalla capacità di lavorare in squadra: di certo, non è possibile creare tali condizioni con professionisti che vengono chiamati a gettone”.
“Questo – conclude Lorenzoni – anche perché la sanità veneta, ogni giorno dipinta come d’eccellenza, è governata solo con criteri amministrativi, che poco hanno a che fare con l’encomiabile lavoro di medici e infermieri e delle vere necessità di una macchina di cura che dovrebbe essere sempre a servizio del paziente”.