In provincia di Verona, in poco più di un mese, l’influenza aviaria ha quasi raggiunto i cento focolai. Qui, c’è l’epicentro italiano della malattia, che si sta allargando: l’ultimo report dell’Istituto Zooprofilattico delle Venezie censisce 14 allevamenti colpiti nel Padovano, e uno nel Vicentino. Bisogna fare presto. Circoscrivere l’H5N1 però è una corsa contro il tempo. Le carcasse aumentano, e vanno smaltite.
A San Bonifacio (VR) c’è una delle poche aziende che producono fertilizzanti anche da animali morti. Macchinari speciali, con le alte temperature e il processo di idrolisi, neutralizzano il virus. Da 20 giorni il titolare si occupa quasi esclusivamente di polli e tacchini infetti.
Nel servizio di Matteo Mohorovicich l’intervista a Luigi Magagna, titolare azienda fertilizzanti