Il Fondo sanitario nazionale arriverà a quota 126 miliardi nel 2023 e a 128 miliardi nel 2024. E poi il fondo per l’acquisto dei farmaci innovativi viene incrementato di 100 milioni per l’anno 2022, di 200 milioni di euro per il 2023 e di 300 milioni dall’anno 2024. Per il 2020 viene autorizzata la spesa di 200 milioni per l’implementazione delle prime misure previste dal Piano strategico-operativo nazionale di preparazione e risposta a una pandemia influenzale (PanFlu) 2021-2023. Stanziamento che salirà 350 milioni nel 2023. LA BOZZA
Pronta la bozza (185 articoli) della manovra economica per il 2022 all’esame del Consiglio dei Ministri odierno.
Confermate le cifre sui nuovi stanziamenti già indicate nel Documento programmatico di bilancio e previste molte altre misure di cui però, nella bozza che abbiamo potuto visionare, sono presenti solo i titoli e sulle quali si attendono le ultime verifiche da parte dei Ministeri di Salute e Economia. Tra queste misure ancora in forse: edilizia sanitaria, norme sul personale, assistenza territoriale, liste d’attesa e tetti di spesa per farmaci, sanità privata e dispositivi medici,
Ad ogni modo, per la sanità si conferma l’incremento del Fondo sanitario nazionale di 2 miliardi l’anno per tre anni che porta lo stanziamento per il 2022 a quota 124,061 miliardi; a 126,061 miliardi per il 2023 e a 128,061 miliardi per il 2024.
Cresce anche il Fondo destinato all’acquisto di farmaci innovativi. Questo verrà incrementato di 100 milioni di euro per l’anno 2022, di 200 milioni di euro per l’anno 2023 e di 300 milioni di euro a decorrere dall’anno 2024.
Vengono stanziati 200 milioni di euro per l’implementazione delle prime misure previste dal Piano strategico-operativo nazionale di preparazione e risposta a una pandemia influenzale (PanFlu) 2021-2023, che saliranno a 350 milioni nel 2023.
Viene incrementato di 1.850 milioni di euro per l’anno 2022 il fondo per l’acquisto dei vaccini anti Sars-CoV-2.
Riconosciuto alla Lega italiana lotta ai tumori (Lilt) un contributo pari a 2 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2022.
Infine, si specifica che alle Federazioni nazionali degli Ordini professionali sono attribuiti non solo i compiti di indirizzo e coordinamento e di supporto amministrativo agli Ordini e alle Federazioni regionali, ove costituite, nell’espletamento dei compiti e delle funzioni istituzionali; ma anche l’organizzazione e gestione di una rete unitaria di connessione, interoperabilità e software alla quale i predetti Ordini e Federazioni regionali obbligatoriamente aderiscono concorrendo ai relativi oneri.
Quotidiano sanità – 28 ottobre 2021