Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-06844 presentato da Mara Lapia (MISTO-CD): Iniziative, anche di tipo ispettivo, volte ad arginare la diffusione della «Blue Tongue» nella regione Sardegna.
Mercoledì 13 ottobre 2021, seduta n. 576
LAPIA. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:
l’interrogante, con atto ispettivo, comunicava al Ministero della salute la necessità che la regione Sardegna, in raccordo con codesto Dicastero, adottasse iniziative immediate volte ad arginare la diffusione della «Blue Tongue», con l’assunzione di medici veterinari utili a imprimere un’accelerazione alla profilassi vaccinale, e con la previsione di ristori per tutto il settore produttivo colpito dalla diffusione della malattia virale;
a oggi, nonostante le rassicurazioni sulle assunzioni e i dati forniti dalla regione Sardegna al Ministero della Salute in occasione della risposta all’interrogazione suddetta – dati che a parere dell’interrogante in tale occasione risultavano inattendibili a fornire il quadro preciso della situazione poiché obsoleti rispetto agli aggiornamenti disponibili in quello stesso momento – non solo il patogeno ha raggiunto i territori anche del sud Sardegna, devastando il settore produttivo e mettendo in ginocchio centinaia di allevatori e aziende, ma delle assunzioni dei veterinari e dei ristori annunciati al momento non si ha alcuna notizia e, cosa peggiore, si prosegue con quelli che appaiono all’interrogante immotivati rinvii in consiglio regionale;
con riferimento ai numeri legati alla suddetta diffusione, infatti, dai dati aggiornati all’11 ottobre 2021, a cura dell’Osservatorio epidemiologico veterinario regionale, emerge che, a oggi, i focolai attivi sono 2000 (a cui si aggiungono 77 focolai sospetti), per un totale di 66 mila e 89 casi accertati: di questi, oltre 10 mila e 400 animali risultano già deceduti per le conseguenze della malattia;
quanto agli indennizzi, invece, la Coldiretti Sardegna ha chiesto alla regione di attivarsi con urgenza per inserire nella prossima legge di bilancio regionale ben 2 milioni di euro di ristori, poiché i fondi annunciati – ma mai arrivati – per tramite dell’assessorato all’agricoltura, appaiono assolutamente insufficienti. Ciò non ha trovato riscontro neppure nella manovra di bilancio che sarà approvata dalla regione nelle prossime settimane;
si registrano criticità anche per il settore della bovinicoltura, poiché le prescrizioni «anti-Blue Tongue» hanno previsto il blocco delle movimentazioni dei capi di bestiame, se non previo esame PCR (reazione a catena della polimerasi), che rappresenta un ulteriore costo per gli allevatori –:
quali iniziative il Ministro interrogato intenda intraprendere, anche attraverso attività ispettive, al fine di scongiurare ulteriori e gravi perdite per tutto il settore colpito dal diffondersi della malattia e dalla oramai incontrollata moria di animali.
Risposta data, in Commissione Affari Sociali, dal Sottosegretario al Ministero della Salute Andrea Costa.
In riferimento alla recente ondata epidemica da virus della Bluetongue sierotipo BTV4 che dalla scorsa estate sta interessando la regione Sardegna, si conferma la costante attenzione dei competenti uffici del Ministero della salute, in collaborazione con l’Assessorato alla Sanità della Regione Sardegna, il Centro di Referenza Nazionale presso l’IZS dell’Abruzzo e del Molise, l’IZS della Sardegna e l’Osservatorio Epidemiologico Veterinario Regionale, per monitorare l’evoluzione della situazione epidemiologica e l’andamento della campagna vaccinale, nonché per individuare un protocollo idoneo che consenta le movimentazioni in sicurezza dei capi sensibili verso il territorio continentale.
La situazione epidemiologica nel territorio regionale è ancora dinamica, come confermato dai dati relativi ai focolai, ai casi clinici ed al numero di decessi riportati nell’interrogazione.
Nel corso di un recente incontro con le autorità centrali, regionali, e gli organismi tecnici sopra menzionati, finalizzato a stabilire le condizioni sanitarie per permettere le movimentazioni in deroga dei bovini verso il territorio continentale, tenuto conto delle necessità commerciali, è stato deciso di ricorrere al trattamento con insetto repellente e test diagnostico prima della partenza. Inoltre è stata prevista anche la possibilità di sottoporre a vaccinazione preventiva i capi bovini da ammettere a movimentazione verso l’Italia continentale. Detta opzione tuttavia sarà riservata esclusivamente ai capi bovini provenienti dai territori con livelli di circolazione virale non elevati mentre per i rimanenti territori rimane ferma la necessità di sottoporre gli animali a test diagnostico preventivo.
In ordine all’assunzione di medici veterinari utili ad imprimere un’accelerazione alla profilassi vaccinale la Regione ha ribadito che fin dal rilievo dei primi focolai in Provincia di Nuoro è stato deciso, nella seconda metà del mese di agosto 2021, il trasferimento temporaneo di personale veterinario proveniente da altre ASSL della Sardegna verso le ASSL di Nuoro e di Lanusei al fine di supportare le attività di profilassi e di gestione dei focolai in tali ambiti territoriali.
Le autorità regionali hanno elaborato un documento tecnico contenente alcune proposte di protocollo per le movimentazioni di cui trattasi, che è stato valutato dal Centro di Referenza Nazionale. Le condizioni proposte sono state ritenute, in linea generale, adatte a garantire le movimentazioni in sicurezza, e necessitano di alcune integrazioni. Pertanto saranno ragionevolmente attuate in tempi stretti.
Laddove, nonostante il ricorso a detti protocolli, dovesse ravvisarsi la necessità di avviare un’attività ispettiva dell’Autorità centrale per verificare la corretta esecuzione delle procedure nonché di tutte le misure di prevenzione e controllo necessarie a contrastare l’ondata epidemica, tale opzione sarà tenuta nella dovuta considerazione.
Rispetto al tema degli indennizzi, la Regione ha confermato che l’Assessorato all’Agricoltura ha stanziato 2,5 milioni di euro dal fondo disponibile per le emergenze, calamità ed epizoozie e che tali risorse sono attualmente disponibili.
La preplica di Lapia a seguito della risposta dell’On. Costa.
Mara Lapia, replicando, ringrazia il sottosegretario Costa per la consueta attenzione e sensibilità rispetto alle problematiche sanitarie che investono la Sardegna. Sottolinea che i dati forniti dalla Regione e riportati nella risposta non corrispondono a verità in quanto le risorse destinate agli indennizzi degli allevatori non sono ancora state messe a bilancio. Ricorda, inoltre, che i test a cui devono essere sottoposti gli animali sono attualmente a carico degli stessi allevatori.
Evidenzia che negli anni passati, quando era stata predisposta un’adeguata azione di prevenzione, la copertura vaccinale contro la diffusione della Blue Tongue è stata pari a circa l’80 per cento e, pertanto, tale patologia era totalmente sotto controllo, rilevando che le politiche errate adottate negli anni successivi dalla regione Sardegna e dalla Azienda tutela salute (ATS) hanno portato all’attuale situazione. Sottolinea, pertanto, che in considerazione delle sue responsabilità, la stessa regione dovrebbe farsi carico dei danni subiti dagli allevatori,
garantendo loro adeguati indennizzi.
In conclusione, dichiara che continuerà a vigilare su quanto sta accadendo anche al fine di tenere informato in proposito il Ministero della Salute.
Interrogazione precedente di Lapia
Fonte: Camera dei Deputati