Il Sole 24 Ore lunedì. Le sanzioni economiche per chi viola gli obblighi legati al green pass arriveranno dal prefetto. Il braccio operativo dei controlli, però, saranno gli ispettori del lavoro e le Asl. È il quadro tracciato da Bruno Giordano, direttore dell’Ispettorato nazionale del Lavoro dal mese di agosto. L’Inl è l’agenzia che dal 2017 ha assunto il coordinamento di tutti gli ispettori in materia di lavoro: quelli del ministero, dell’Inps e dell’Inail. Inoltre, lavora per l’Inl anche un nucleo specializzato dell’Arma dei Carabinieri. In tutto, si tratta di un rete di oltre 4mila ispettori impegnati nella vigilanza e ora in fase di rinforzo con nuovi ingressi all’Inl.
Direttore Giordano, Come avverranno dal 15 ottobre i controlli sul possesso del green pass nei luoghi di lavoro? Chi comunicherà le violazioni al Prefetto?
Lo schema è quello dei controlli speciali tracciati dal decreto legge 19 del 25 marzo 2020, per il mancato rispetto delle misure di contenimento dell’epidemia di Covid 19. In base all’articolo 4 di questo decreto, il prefetto assicura l’esecuzione delle misure di contenimento nei luoghi di lavoro, avvalendosi del personale ispettivo dell’azienda sanitaria locale e dell’Ispettorato nazionale del lavoro, limitatamente alle sue competenze sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Indubbiamente, ora l’ambito dei controlli si allarga di molto: a marzo 2020 le aziende e gli uffici erano per lo più chiusi, mentre il Dl 127/2021 ha appena introdotto l’obbligo del green pass in gran parte dei luoghi di lavoro privati e pubblici, che oggi sono quasi completamente aperti.
Quali sono le azioni che le aziende devono curare con attenzione per non farsi trovare impreparate?
Innannzitutto, devono incaricare formalmente, con un atto scritto, i responsabili dei controlli del green pass. Inoltre, devono predisporre le misure organizzative per fare i controlli e per garantire che chiunque acceda in azienda abbia la certificazione. L’elemento rilevante è l’accesso in azienda. Bisogna prestare attenzione quindi, a chiunque acceda, siano dipendenti, autonomi, volontari, a qualsiasi titolo entrino nei luoghi di lavoro.
Se un ispettore accerta che un lavoratore è entrato in azienda senza il green pass per più di un giorno, la sanzione da 400 a mille euro si moltiplica?
A essere sanzionato dalle nuove norme è l’accesso senza green pass, quindi a ogni accesso corrisponde una nuova sanzione.
È come se si accedesse più volte a una zona a traffico limitato: se si accede due volte, si è soggetti a una doppia sanzione.
L’Inl farà un piano di controlli?
I prefetti devono eseguire le indicazioni normative avvalendosi degli ispettori delle Asl e degli ispettori del lavoro, pianificando i controlli. L’Inl è già in linea con le indicazioni del ministero dell’Interno.
L’Inl ha il personale necessario per far fronte a controlli su così larga scala, nel pubblico e nel privato?
Entro poche settimane si concluderanno i concorsi per 1.122 nuovi assunti: siamo pronti per formarli destinandoli agli uffici con maggiore carenza di organico.