Il Corriere della Sera. Sì al vaccino anti-Covid assieme a quello per l’influenza stagionale. Con una circolare il ministero della Salute ha dato ieri il via libera alla somministrazione concomitante del vaccino contro il Sars-2-CoV2 e di quello per l’influenza.
Nel documento, che è stato inviato alle Regioni e agli Enti competenti, si legge che «in considerazione dell’avvicinarsi della campagna di vaccinazione antinfluenzale stagionale è possibile che alcune categorie di soggetti, per le quali la vaccinazione antinfluenzale stagionale è raccomandata e offerta attivamente e gratuitamente, siano allo stesso tempo eleggibili per la vaccinazione anti Sars-CoV-2/Covid 19 (ad esempio gruppi target della dose addizionale o booster, persone over 60 non ancora vaccinate, ecc.)».
In pratica chi già fa la vaccinazione stagionale e non ha ancora fatto il vaccino anti-Covid, oppure appartiene alle categorie fragili per le quali è consigliata la terza dose, potrà ricevere entrambi i vaccini nello stesso momento, «tenuto conto delle attuali indicazioni espresse dalle principali autorità di Sanità pubblica internazionale».
Sarà dunque «possibile programmare la somministrazione dei due vaccini nel rispetto delle norme di buona pratica vaccinale, nella medesima seduta, fermo restando che una eventuale mancanza di disponibilità di uno dei due vaccini non venga utilizzata come motivo per procrastinare la somministrazione dell’altro». Non si può insomma rimandare un vaccino se manca l’altro, i vaccini possono essere somministrati insieme se sono disponibili, altrimenti le due iniezioni possono avvenire in momenti diversi.
Le eccezioni
Pausa di 14 giorni
prima o dopo i vaccini
contro morbillo, rosolia
o altre malattie
Anche ricevere il vaccino anti-Covid e un altro vaccino non antinfluenzale è possibile sia nella medesima somministrazione sia a distanza di tempo. La circolare del ministero, però, fissa una serie di eccezioni legate a situazioni particolari. Per esempio, rispetto ai «vaccini vivi attenuati per i quali può essere considerata valida una distanza minima precauzionale di quattordici giorni» prima o dopo il vaccino anti Covid. I vaccini vivi attenuati sono preparati utilizzando i microbi che causano le malattie infettive ma che vengono appunto attenuati con procedure di laboratorio. Si tratta dei vaccini per la febbre gialla, l’herpes zoster, il morbillo, la parotite e la rosolia, o ancora di quelli contro il rotavirus, il tifo e la varicella.
«Anche quest’anno la vaccinazione antinfluenzale sarà molto importante per proteggere al meglio le persone più fragili», ha commentato il ministro della Salute Roberto Speranza, mentre il generale Francesco Figliuolo — da Saluzzo (nel Cuneese), dove iniziò la sua carriera e dove ha ricevuto la cittadinanza onoraria — ha detto che l’Italia è «in linea con gli obiettivi che ci eravamo posti». Presto, ha continuato Figliuolo, «arriveremo all’80 per cento dei vaccinati sopra i 12 anni. Quando è partita la campagna vaccinale avevamo a disposizione quattro milioni e mezzo di dosi, adesso siamo a 85 milioni di somministrazioni. Abbiamo superato — ha concluso il generale — 42 milioni e 650 mila seconde dosi e questo vuol dire una curva in discesa e un calo drastico delle ospedalizzazioni, delle terapie intensive e dei decessi».