Ruminantia. Per soddisfare la crescente domanda di cibo da parte della popolazione umana in continuo aumento, la carne coltivata (chiamata anche carne in vitro, carne artificiale o carne coltivata in laboratorio) viene presentata dai suoi sostenitori come una buona alternativa per i consumatori che vogliono essere più responsabili ma non vogliono modificare la loro dieta. Questa review vuole aggiornare le conoscenze attuali su questo argomento, concentrandosi su pubblicazioni recenti e su aspetti non ben descritti in precedenza. La conclusione principale è che non sono stati osservati grandi progressi nonostante le molte nuove pubblicazioni.
Infatti, in termini di questioni tecniche, è ancora necessaria la ricerca per ottimizzare la metodica di coltivazione cellulare. Inoltre è quasi impossibile riprodurre la diversità delle carni provenienti da varie specie, razze e i differenti tagli. Sebbene i benefici non siano ancora noti, abbiamo ipotizzato quelli potenziali in termini di salute e gli svantaggi della carne coltivata. A differenza della carne convenzionale, le cellule muscolari sviluppate in coltura possono essere più sicure, non avendo organi digestivi adiacenti. D’altra parte, a causa di questo elevato livello di moltiplicazione cellulare, è probabile una certa disregolazione come succede per le cellule tumorali. Allo stesso modo, non è ancora chiara la regolazione della sua composizione nutrizionale, soprattutto per quanto riguarda i micronutrienti e il ferro. In termini di aspetti ambientali, i potenziali vantaggi della carne coltivata per quanto concerne le emissioni di gas serra sono oggetto di controversie, anche se verrà utilizzata meno terra rispetto a quanta ne serve per l’allevamento del bestiame, in particolare per quello dei ruminanti. Tuttavia, è necessario tenere in considerazione più criteri per effettuare un confronto con l’attuale produzione di carne. La carne coltivata dovrà competere con altri sostituti della carne, in particolare con le alternative diorigine vegetale. L’accettazione da parte dei consumatori verrà fortemente influenzata da molti fattori e sembrerebbe che i consumatori non gradiscano il cibo non di origine naturale. Eticamente, la carne coltivata mira ad utilizzare un numero notevolmente inferiore di animali rispetto all’allevamento convenzionale. Tuttavia, alcuni animali dovranno essere comunque allevati per poter raccogliere le cellule per la produzione di carne in vitro. Infine, in questa review abbiamo discusso la posizione incerta della carne coltivata dal punto di vista religioso. In effetti, le autorità religiose stanno ancora discutendo la questione se la carne in vitro sia Kosher o Halal (cioè, conforme alle leggi alimentari ebraiche o islamiche).